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Area di intervento: Flessibilità oraria e organizzativa 

 

Tipologie di strumenti: telelavoro

  

Riferimento normativo e/o contrattuale: Piano Azioni Positive 20013-2015 

 

 Area aziendale che gestisce l’intervento/referente: Risorse Umane 

 

Popolazione coinvolta: dipendenti che non prestano servizi diretti agli utenti

 

 

 

Cosa?

L’Azienda USL di Bologna ha introdotto il telelavoro per favorire la conciliazione tra tempi di vita e tempi di lavoro dei propri dipendenti, consentendogli di svolgere la prestazione lavorativa in un luogo diverso dalla sede e dagli uffici del datore di lavoro, grazie all’utilizzo delle moderne tecnologie della comunicazione. Il telelavoro consente alle persone di ridurre i tempi ed i costi connessi al viaggio casa-lavoro e, allo stesso tempo, permette alla Azienda di ridurre il rischio infortunistico “in itinere” collegato agli spostamenti in auto del personale e l’emissione di CO2 che questi determinano. Si è scelto di sviluppare il telelavoro da postazione satellite, cioè in una postazione aziendale attrezzata e situata in maggiore prossimità al proprio domicilio, alla luce della ampia diffusione sul territorio provinciale di strutture aziendali. Alcune consolidate esperienze di telelavoro in sanità hanno consentito di selezionare i processi dilavoro più idonei a questa modalità organizzativa. In particolare sono state evidenziate come telelavorabili le attività (perlopiù amministrative) del personale che non presta servizi diretti agli utenti.

 

Come?

Il Piano delle Azioni Positive 2013-2015 della AUSL di Bologna prevedeva la ricognizione, sperimentazione o sviluppo di iniziative di conciliazione tra tempi di vita e tempi di lavoro quali, ad esempio, la flessibilità oraria, il telelavoro, il miglioramento della efficienza organizzativa del part-time. E’ stata condotta nel 2015 una rilevazione con la somministrazione di un questionario, per verificare le effettive esigenze dei dipendenti rispetto all’implementazione del telelavoro. La buona partecipazione all’indagine e l’elaborazione dei dati effettuata dalla U.O.Controllo di Gestione e Flussi Informativi, hanno permesso di valutare ed evidenziare l’interesse e la disponibilità di alcune categorie di professionisti a svolgere forme di telelavoro. E’ stato realizzato un Report di indagine che presenta i dati raccolti con il questionario elaborato dal Comitato Unico di Garanzia per le pari opportunità, la valorizzazione del benessere di chi lavora e contro le discriminazioni della Azienda USL di Bologna.

 

 

Perché  ha successo?

  

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  • Perchè può costituire una valida alternativa periodica alla presenza giornaliera sul posto di lavoro per conciliare esigenze professionali e familiari
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  • Perchè consiste in modificazioni esclusivamente organizzative che non comportano riduzioni del salario
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  • Perchè produce benefici per i dipendenti con un miglioramento della qualità della vita, ma anche benefici di tipo ambientale, riducendo gli spostamenti casa-lavoro e di conseguenza il traffico e l’inquinamento ambientale causato dall’autilizzo dell’automobile
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Aziende che hanno implementato lo strumento:

  

Azienda USL di Bologna – Via Castiglione 29, Bologna

Settore di Attività: Sanitario

Dimensione aziendale: oltre 8.000 dipendenti