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Reti aziendali e progetti territoriali

Reti territoriali di conciliazione lombarde (RTC) – Regione Lombardia – DG Solidarietà, famiglia e volontariato

 

 

Area di intervento:  welfare territoriale e aziendale

Tipologia di Strumenti: reti territoriali e aziendali

Promotori: Regione Lombardia – DG Solidarietà, famiglia e volontariato

Attori aderenti: enti pubblici e privati e aziende

Fonte di finanziamento: risorse regionali

Riferimento Normativo:  Intesa Conciliazione 2010 e 2012; Programma attuativo regionale (DGR 1081 – Valorizzazione delle politiche territoriali di conciliazione e delle reti di imprese, dicembre 2013)

 

Cosa?

Le istituzioni locali e gli attori socio-economici del territorio – come le associazioni datoriali, i sindacati, il Terzo settore e le imprese – stanno assumendo un ruolo centrale all’interno del “secondo welfare”, promuovendo partnership pubblico-privato e mobilitando risorse aggiuntive ma anche e soprattutto costruendo nuovi modelli di gestione condivisa rispetto ai bisogni del territorio. Nel caso della promozione dell’occupazione femminile, le parti sindacali e datoriali possono contribuire ad esempio coinvolgendo le aziende e i lavoratori perché si realizzino progetti di welfare aziendale e inter-aziendale con particolare attenzione all’introduzione del welfare nella contrattazione decentrata. Le Reti territoriali di conciliazione (RTC) promosse da Regione Lombardia costituiscono un esempio di partnership territoriali in grado di mobilitare risorse e attivare rilevanti sinergie.

A partire dal 2011 ( sulla base della I° intesa Conciliazione 2010)  sono state nella fattispecie costituite sul territorio lombardo 13 RTC corrispondenti ai territori provinciali ed elaborati 13 Piani di azione territoriali, con le ASL come capofila. All’interno delle Reti si sono sviluppate alleanze locali (pubblico-privato) che hanno presentato specifici progetti locali sottoposti all’approvazione della Rete.

Ad oggi sono stati coinvolti 443 stakeholders, 509 operatori dei servizi per la conciliazione e attuati  127 progetti locali. I progetti presentati dalle alleanze locali(pubblico-privato) possono prevedere una varietà di azioni innovative e sperimentali: miglioramento offerta dei servizi di cura, promozione di misure di welfare aziendale  e territoriale, iniziative sperimentali nel campo della RSI, sostegno alla flessibilità nelle aziende e all’utilizzo dei congedi parentali, promozione di reti integrate di imprese per iniziative di conciliazione (es. Rete Bio – Network). Rientrano tra le azioni implementabili all’interno delle RTC, anchel’erogazione della Dote Conciliazione – Servizi alla persona (emolumento una tantum di 1600 euro per l’acquisto di servizi di cura), l’erogazione della Dote Conciliazione – Servizi all’impresa (voucher per l’assunzione di dipendenti rientranti nel MdL dopo la fruizione di un congedo), la realizzazione di azioni innovative/sperimentali in materia di flessibilità e supporto alla realizzazione di piani di congedo parentale ( consulenza personalizzata nelle aziende e contributi a fondo perduto per la concreta implementazione delle azioni pianificate) etc …

 

 

Come?

La prima fase delle Reti territoriali di conciliazione (2010-2013) si è conclusa.E’ stata realizzatasulla base dell’Intesa Conciliazione 2010 fra Governo, Regioni, PPAAA, ANCI, UPI, UNCEM), recepita da RL con DGR IX/381, che approva il Programma attuativo regionale e attuata in convenzione con il DPO.

Attualmente è stato elaborato un nuovo Programma regionale che dà attuazione all’intesa in materia di Conciliazione 2012  – DGR 1081 di Dicembre 2013 – Valorizzazione delle politiche territoriali di conciliazione e delle reti di imprese.

Entro marzo 2014 devono essere consolidate o attivate le nuove RTC, con le Asl come capofila dei 15 territori di riferimento (la Provincia di Milano è stata suddivisa in tre zone distinte) con realizzazione di Piani di azione territoriali (max 15 considerati i territori di riferimento) entro il 30 giugno 2014.

Ogni RTC costituirà un Tavolo della rete territoriale che vede la partecipazione di tutti gli enti aderenti alla Rete. All’interno delle Reti territoriali verranno sviluppate alleanze locali (pubblico-privato, con capofila obbligatoriamente pubblico) che presentano specifici progetti di conciliazione alla RTC, la cui coerenza/efficacia è valutata da un Comitato di monitoraggio e valutazione. Una Cabina di Regia regionale c/o DG Famiglia, Solidarietà Sociale e Volontariato (formata dalle DG Regionali interessate, Unioncamere Cons Parità, ANCI, UPL) monitorerà lo sviluppo delle RTC e delle Alleanze locali ed il buon andamento del programma attuativo nel complesso.

A sostegno della costituzione delle RETI continuerà il cd. “Percorso di conciliazione” (a regia regionale) che prevede iniziative di sensibilizzazione e trasferibilità BP a supporto di tutti gli stakeholders coinvolti nelle RTC (componenti gruppi tecnici/ tavoli e enti aderenti alle reti) e  azioni di formazione, tutoring e coaching mirati alla ri-finalizzazione degli accordi di programma istitutivi delle RTC.

 

 

 

Per maggiori approfondimenti:

Regione Lombardia

 

 

 

 

 

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