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Area di intervento: Gestione e valorizzazione della risorsa femminile in azienda

 

 

Tipologie di strumenti: Counselling per lavoratrici madri in occasione di gravidanza e programma di aggiornamento e reinserimento post maternità

 

 

Riferimento normativo e/o contrattuale: L.53/00 (art.9)

 

 

Fonte di finanziamento: Fondi nazionali ex L. 53/2000 (art. 9)

 

 

Popolazione coinvolta: Lavoratrici madri

 

 

 

 

Cosa?

Il “Parents Program”, è un programma aziendale dedicato al sostegno della maternità e paternità dei dipendenti, che affianca il manager aziendale nella gestione delle situazioni lavorative legate alla maternità  nel periodo precedente l’assenza della lavoratrice, nel corso del periodo di congedo e nella fase del rientro. Il programma prevede di preparare il manager a gestire le maternità attraverso un percorso di formazione e sensibilizzazione sui temi della conciliazione che porti ad  una maggiore  attenzione nei confronti della lavoratrice per quanto concerne la ridefinizione dei compiti lavorativi e quelli di cura.

 Le azioni previste sono tre: “keep in touch”, “Stay tuned”, “counselling”. Le prime due azioni sono gestite internamente dal managerattraverso 4 momenti, denominati” keep days”,in cui viene pianificata l’uscita della lavoratrice, si realizza l’uscita, il  rientro e, a tre mesi dal rientro, si chiude il programma e le misure ad essa riferite.

L’azione “keep in touch”prevede che durante l’assenza dal lavoro la donna, se lo desidera, possa rimanere aggiornata rispetto al lavoro del suo teame alle novità aziendali ricevendo email specifiche, reports e comunicazioni del manager.

L’azione “stay tuned”prevede che la donna pianifichi, un mese prima del suo rientro, corsi di aggiornamento e specifichi programmi di affiancamento a seconda della mansione che andrà a ricoprire  e degli incarichi che le verranno affidati. Questa iniziativa prevede anche che un mese prima della data di assenza prevista dalla maternità obbligatoria, e fino a tre mesi dal rientro al lavoro, la donna possa aggiornarsi e  chiedere di svolgere parte delle sue attività in modalità di telelavoro.

L’attività di “counselling” prevede la creazione di una  rete di mamme disponibili al confronto con le colleghe in procinto di affrontare la maternità e la realizzazione di incontri tra  counselor  e lavoratrici per supportare la gestione delle problematiche legate alla gravidanza  e al primo periodo della maternità.

 

 

Come?

 

Si tratta di un’azione pilota finanziata con i fondi provenienti dall’art.9 della Legge 53/2000.

Il “Parents Program”  richiede la realizzazione da parte dell’azienda di un portale internet specifico per la gestione delle azioni che compongono il Programma. . L’azione “stay tuned”richiede in particolare per la sua attuazioneche, a partire da un mese prima della maternità obbligatoria fino a tre mesi dal rientro al lavoro, sia fornito dall’azienda alla lavoratrice un computer aziendale con connessione internet.

L’attività di counselling invece è gestita da consulenti esterni che si rapportano direttamente con le lavoratrici madri e che si interfacciano con l’azienda solo nel caso in cui occorra dirimere questioni specifiche inerenti i rapporti lavorativi. Vengono organizzati incontri all’interno di piccoli gruppi per un totale di 6 (2 prima del parto e 4 dopo il parto). L’azienda ha l’intenzione di estendere queste misure anche ai padri che decidono di fruire del congedo parentale e per i genitori che avviano adozioni.

 

 

Perchè ha successo?

 

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  • Perché pur non disponendo di risorse proprie sufficienti a realizzare l’intervento, l’azienda ha sviluppato efficaci capacità di found raising ad integrazione delle risorse.
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  • Perché preparano adeguatamente il contesto in cui si interviene con azioni di sensibilizzazione e formazione. Il contesto aziendale funge da volano per la buona riuscita degli interventi. In particolare, formare i manager chiamati ad agire operativamente è determinante per la buona riuscita dell’intervento e la sua sostenibilità nel tempo. La sola disponibilità di risorse è una condizione necessaria ma non sufficiente in assenza di un contesto aziendale culturalmente preparato e di una spinta al cambiamento proveniente dal management.
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  • Perché l’intervento per la valorizzazione e gestione della risorsa femminile in azienda rientra in un complesso di interventi  aziendali differenziati fra loro e flessibili nell’utilizzo per rispondere alle esigenze reali di dipendenti con situazioni eterogenee.
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  • Perché dispongono di diversi strumenti di valutazione della propria organizzazione (qualità e funzionamento) e di monitoraggio del clima aziendale e degli effetti degli interventi predisposti (bilancio sociale, strumenti di valutazione a disposizione del lavoratore di facile utilizzo e che permettano feed-back immediati).
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Aziende che hanno implementato lo strumento:

 

Tetrap Pak Italia, Viale Della Resistenza 56/AI-42048 Rubiera (RE)

Unità locale interessata: sede di Modena

Settore di attività sistemi integrati per il trattamento e il confezionamento di alimenti.

Azienda multinazionale con casa madre in Svezia che opera in 173 Paesi con più di 23000 dipendenti. 

 

 

 

 

 

 

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