L’avviso finanzia azioni volte a valorizzare le risorse femminili presenti in azienda, andando ad agire in particolare sulle difficoltà di reinserimento lavorativo a seguito di interruzioni dovuti ad esigenze di conciliazione.
Promotori: datori di lavoro privati, imprese individuali, imprese collettive, iscritte in pubblici registri, consorzi di imprese e associazioni di imprese anche temporanee, aziende sanitarie locali, aziende ospedaliere e aziende ospedaliere universitarie, che attuino accordi contrattuali.
Azioni finanziabili: l’art. 9 prevede tra le azioni finanziabili: b) programmi per il reinserimento post congedo parentale o legati comunque a motivi di conciliazione (non solo programmi di tipo formativo).
Destinatari dei progetti: lavoratrici o lavoratori, inclusi co.co.pro, lavoratori somministrati e soci lavoratori, dirigenti, con figli minori (con priorità in caso di disabilità), fino a dodici anni di età o fino a quindici anni in caso di affidamento o di adozione, ovvero lavoratori con a carico persone disabili o non autosufficienti, oppure persone affette da documentata grave infermità.
Possono essere destinatari anche i liberi professionisti, gli imprenditori individuali e i lavoratori autonomi.
Per maggiori approfondimenti si può consultare:
Governo – Politiche per la famiglia
Art. 9 Legge 53/2000 (modificato dall´Art. 38, della L. 18 giugno 2009, n. 69)
Sul sito della Consigliera di Parità della Regione Emilia Romagna si può approfondire ulteriormente normativa di riferimento, azioni ammissibili, modalità e procedure di finanziamento grazie ad apposite linee guida.