L’audit “famiglia e lavoro” è un processo di management adottato su base volontaria da organizzazioni che intendono certificare il proprio impegno per il miglioramento della conciliabilità famiglia e lavoro al proprio interno. Specifiche Linee Guida disciplinano il governo del sistema audit famiglia e lavoro nella Regione del Veneto.
La maggiore flessibilità del tempo di lavoro è un elemento importante della Strategia UE sull’Occupazione. Le aziende devono essere più flessibili per rispondere ai cambiamenti improvvisi della domanda di lavoro e adattarsi alle nuove tecnologie così da rimanere competitive. La flessibilità è inoltre richiesta dai dipendenti, soprattutto donne, che necessitano di flessibilità nell’orario di lavoro per far fronte ai problemi di conciliazione. Questo rapporto realizzato da FGB, EGGE nel 2009 per la Commissione Europea (Directorate General of Employment, Social Affairs and Equal Opportunities) fornisce una panoramica delle misure di flessibilità dell’orario di lavoro adottate nei 27 Paesi UE e i 3 Paesi SEE-EFTA, analizzate in ottica di genere.
L’osservatorio si occupa di ricerca, formazione manageriale e organizzazione di iniziative di sensibilizzazione sui temi del diversity mangement. Fanno parte dell’Osservatorio 19 aziende partner (UBI Banca, Siemens, Michelin, Intesa San Paolo, Allianz, Eli Lilly, FS, Eni, Banca d’Italia ecc…).
Opinion on flexible and part-time working arrangements and the gender dimension of the labour market
Il parere è stato elaborato dall’ Advisory Committe on Equal Opportunities for women and men nel 2010.
Lo scopo del parere è quello di esaminare gli aspetti positivi e negativi del lavoro flessibile e del part-time con riferimento alla dimensione di genere e tenendo conto della varietà di situazioni a livello degli Stati europei. Il parere fornisce indicazioni su come ridurre gli svantaggi del lavoro a tempo parziale sia per dipendenti che per i datori di lavoro in un’ottica di flessicurezza e ne promuove un maggiore utilizzo a tutti i livelli.
Le assunzioni da parte delle aziende di donne in posizioni al vertice è un processo lento. Secondo una relazione dell’UE il periodo tra ottobre 2010 e gennaio 2012 ha visto però consistenti progressi nel miglioramento dell’equilibrio di genere nei consigli di amministrazione delle aziende.
La promozione della parità di genere è al centro delle politiche sociali ed economiche dell’Europa. Nonostante i progressi compiuti negli ultimi anni, le disuguaglianze tra donne e uomini permangono. Questo manuale rappresenta la risposta della Commissione a tale impegno. La pubblicazione realizzata dalla Direzione Generale Occupazione, Affari Sociali e Pari Opportunità analizza le politiche di mainstreaming nel campo dell’occupazione e dell’inclusione sociale ed intende fornire una guida che possa migliorare l’implementazione delle politiche di mainstreaming di genere degli stati membri, rispondendo più efficacemente alle esigenze dei cittadini, sia uomini che donne.
Lo scopo dello studio è quello di migliorare la comprensione dell’impatto socio-economico dei sistemi pensionistici sulla differente situazione di uomini e donne. Viene presentato un quadro di ciò che avviene all’interno dei 27 Stati membri, i tre paesi SEE / EFTA e i tre paesi candidati (Croazia, ex Repubblica iugoslava di Macedonia e Turchia). L’analisi si basa sui dati forniti dagli esperti nazionali della rete EGGSI di esperti in parità tra i sessi, inclusione sociale, assistenza sanitaria e care a lungo termine, ed è completato da una vasta analisi della letteratura e dei dati comparativi disponibili. Concentrandosi sulle disuguaglianze di genere, lo studio pone l’adeguatezza delle pensioni al centro della discussione.
I divari di genere sono presenti in tutte le sfere della vita economica e comportano grosse perdite in termini di produttività e standard di vita delle persone. Il nuovo rapporto dell’ OCSE si concentra sul modo migliore per colmare tali gap di genere in quattro ambiti specifici:
1) Parità tra i sessi, norme sociali e politiche pubbliche;
2) istruzione e formazione;
3) occupazione;
4) Imprenditorialità.
Il documento illustra il programma di lavoro della Commissione europea in materia di pari opportunità di genere per il periodo 2010-2015. Annesso alla strategia è il documento che indica le azioni individuate per la sua implementazione.
Il libro – nato da un’iniziativa congiunta di Forum PA e futuro@lfemminile nell’ambito dell’iniziativa “Osservatorio Donne nella PA” – è un viaggio nelle storie di 14 donne manager. La pubblicazione delinea percorsi professionali e di vita molto diversi l’uno dall’altro inerenti in alcuni casi profili noti a livello nazionale, in altri casi più discreti e nascosti, ma sempre riguardanti donne competenti, aperte al nuovo, predisposte al rischio e capaci di far fronte serenamente al problema della conciliazione tra tempi di vita e tempi di lavoro.