Il piano d’azione il cui obiettivo principale è quello di incoraggiare i Paesi G7 a sviluppare e attuare strategie e azioni sostenibili per la promozione della parità di genere e dell’empowerment femminile e l’eliminazione di ogni forma di discriminazione e violenza subita dalle donne nel corso della loro vita privata e professionale
Il rapporto mostra le enormi sfide che le donne continuano a affrontare per trovare e mantenere una occupazione dignitosa. Sono stati esaminati i dati di 178 paesi e nonostante negli ultimi 20 siano stati compiuti significativi progressi nel campo dell’istruzione, non sono seguiti miglioramenti comparabili per le donne a livello occpuazionale.
Il dossier cerca di capire se la crisi abbia contribuito a modificare alcuni squilibri del nostro paese, in due settori chiave per la crescita economica: l’istruzione (scuola e università) e il mercato del lavoro. il documento valuta l’evoluzione del gender gap prima (2004-2008) e dopo (2008-2014) l’inizio della fase recessiva. Il calcolo di questa “doppia differenza”, una differenza nel tempo (pre-post) e una differenza di genere, permette di capire se la crisi abbia contribuito o meno ad accentuare i divari di genere.
Senza alternative accessibili, la scuola diventa strumento di conciliazione vita-lavoro. Così, la possibilità di anticipare di un anno la scuola dell’infanzia, che ha un prezzo contenuto rispetto all’asilo nido, ha aumentato l’offerta di lavoro delle madri. I risultati di una recente ricerca.
Per il mercato del Lavoro lombardo il 2014 è stato un anno sospeso, di attesa. Non sono mancati i segnali positivi, in particolare tra le aziende medium e high tech, oltre alle conferme di alcune peculiarità tutte lombarde.
?Pubblicata la ”Relazione annuale sulle convalide delle dimissioni e risoluzioni consensuali delle lavoratrici madri e dei lavoratori padri” anno 2014, presentata in data 25 giugno 2015 dal Direttore Generale della D.G. per l’attività ispettiva del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, Danilo Papa, in collaborazione con la Consigliera Nazionale di Parità, Francesca Bagni Cipriani.
EIGE – Istituto europeo per l’uguaglianza di genere ha pubblicato l’indice sull’uguaglianza di genere 2015 che rileva che l’Unione europea ha percorso solo la metà del cammino iniziato nel 2005 verso una società rispettosa dell’uguaglianza di genere. L’indice fornisce un punteggio sull’attività svolta dagli Stati membri in questo ambito e sui progressi compiuti verso l’eliminazione delle discriminazioni basate sul genere.
Su mandato del Comitato FEMM è stato realizzato un rapporto di ricerca per il workshop organizzato dal Citizens’ Rights and Constitutional Affairs Policy Department che ha avuto come tema “Una nuova strategia per l’uguaglianza di genere dal 2015 in poi”.
L’Istituto regionale per la programmazione economica della Toscana (IRPET) nell’ambito del proprio programma istituzionale, ha presentato il terzo rapporto sulla condizione economica e lavorativa delle donne, su incarico del Settore “Tutela dei consumatori e degli utenti, politiche di genere, politiche regionali sull’omofobia, imprenditoria femminile” della Direzione Generale Presidenza della Giunta Regionale.
Tenuto conto delle azioni previste dalla Strategia europea per la parità di genere, il rapporto analizza la legislazione e le politiche di genere in Italia, con particolare attenzione ai temi dell’occupazione, delle nuove misure contro la violenza, della conciliazione famiglia-lavoro e della presenza delle donne nelle posizioni apicali.