Il gender policies report 2020 ha come tema conduttore il legame tra genere ed emergenza sanitaria. Inapp in questa fase ha elaborato una survey on line per indagare le caratteristiche e le prospettive del momento per uomini e donne, dimostrando come si siano rafforzate le criticità di genere nel mercato del lavoro e nella sfera dei rapporti economici e sociali. Il report approfondisce in particolare il tema della didattica a distanza, della sicurezza sociale in ottica di genere, del divario retributivo di genere con particolare attenzione alla persistenza degli stereotipi e al ruolo della contattazione collettiva. Viene inoltre fornito l’aggiornamento della trattazione annuale sul gender budgeting e il collegamento di questa tematica con la prospettiva di utilizzo del Recovery fund.
Il Working Paper realizzato da IRES Toscana (Istituto di Ricerche Economiche e Sociali) in collaborazione con CGIL Toscana fornisce una prima analisi sull’impatto dello smart working nell’organizzazione di vita e di lavoro delle lavoratrici in Toscana in seguito all’emergenza sanitaria da Covid-19. La ricerca è caratterizzata da una prima parte normativa, che fornisce i riferimenti legislativi sull’utilizzo della modalità di lavoro agile, e da una una seconda dedicata all’indagine qualitativa sull’impatto dello smart working nell’organizzazione di vita e di lavoro delle lavoratrici in Toscana e delle modalità con cui si sono affrontati problemi e potenzialità del lavoro a distanza.
Il Gender Equality Index 2020 è un indicatore composito che misura il concetto complesso di uguaglianza di genere che aiuta a monitorare i progressi e le battute di arresto uno strumento di misurazione nato per monitorare i progressi e battute di arresto in tutta Europa e supporta i responsabili politici nella progettazione di misure di parità di genere più efficaci. Il punteggio del nostro Paese è aumentato di 10,2 punti dal 2010, ma è ancora inferiore di 4,4 punti rispetto alla media degli altri Paesi Membri.
La tredicesima mensilità è stata introdotta nel 1936 per i soli impiegati del settore industriale, ma si è dovuto attendere il Decreto del Presidente della Repubblica del 28 luglio 1960 n. 1070 perché il beneficio venisse esteso a tutti i lavoratori. Nel settore privato i dipendenti che risultano occupati nel mese di dicembre 2019 sono circa 13,1 milioni. La retribuzione media giornaliera di 79 euro varia molto in funzione della tipologia di orario in quanto i dipendenti full time percepiscono in media 94 euro mentre i part time, in particolare le donne, percepiscono meno della metà (49 €).
In Austria, reconciliation of work and family is still perceived to be mainly a “women’s issue”. Our EU project entitled “Men and Reconciliation of Work and Family: Supporting the Path to Gender Equal Distribution of Parental Leave and Working Time” has helped to put workfamily reconciliation much more on the radar as a “men’s issue”. The project involved various research institutions and social partner representatives, as well as corporate project partners and project partners from organisations that disseminate information to the public. I would like to take this opportunity to thank everybody involved for their invaluable work and input. In this report, you will be able to read about the results of the EU project in detail.
L’ultimo Rapporto annuale dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro sulle convalide delle dimissioni e risoluzioni consensuali delle lavoratrici madri e dei lavoratori padri, realizzato con il contributo dell’Ufficio della Consigliera Nazionale di Parità, offre un approfondimento sulla portata del fenomeno e sulle sue principali caratteristiche.
Sintesi del Gender policies report 2018 che ha l’obiettivo di fornire un quadro descrittivo e analitico (non di carattere congiunturale, ma strutturale) della configurazione del mercato del lavoro femminile in Italia e dell’adozione di policies aventi effetto diretto o indiretto in chiave di genere.
ll volume,offre un approfondimento di informazioni già diffuse dell’Istat, indaga i tempi di vita delle persone a partire da circa 70 indicatori proposti dell’Unece per illustrare in modo standardizzato e comparabile alcune dimensioni della vita sociale ed economica dei diversi Paesi. Nella prima parte, dedicata ai tempi di lavoro, per la prima volta viene stimato il valore economico del lavoro non retribuito prodotto in Italia e si analizzano le differenze di genere nei carichi di lavoro totale per i diversi modelli di organizzazione familiare presenti nel Paese. La seconda parte analizza il legame tra benessere e tempi di vita: la conciliazione tra le diverse dimensioni della vita e la sovrapposizione tra tempi diversi (multitasking); il tempo dedicato alla socialità e alle attività del tempo libero; i tempi legati ai diversi stili di vita e il loro impatto sulla salute (sonno, modalità di spostamento, attività sedentarie). Particolare rilievo viene dato alla comparazione internazionale, resa possibile dalla recente (aprile 2018) pubblicazione da parte di Eurostat delle tavole relative alla seconda edizione delle indagini armonizzate europee.
La ricerca si propone di effettuare un’indagine specifica sui flussi della somministrazione di lavoro (ex lavoro interinale), in un’ottica di genere attraverso un’analisi dell’andamento occupazionale femminile e un monitoraggio delle prestazioni di welfare erogate alle lavoratrici e ai lavoratori in somministrazione dal sistema bilaterale. In genere si presume che il tempo parziale possa rappresentare un modo per conciliare professione e attività di cura; occorre, però, domandarsi se il part time costituisca una vera scelta o una scelta obbligata, ovvero se nasconda fenomeni di sotto occupazione.
Le linee guida sono state realizzate nell’ambito del progetto europeo TRIGGER (TRansforming Institutions by Gendering contents and Gaining Equality in Research), finanziato nell’ambito del 7° programma quadro per la ricerca e l’innovazione che ha come obiettivo principale quello di avviare e realizzare, a livello europeo, dei cambiamenti strutturali rispetto al tema delle pari opportunità nella scienza e nella ricerca, attraverso l’adozione di piani d’azione ad hoc concreti e misurabili all’interno di istituzioni scientifiche di ricerca e Università pilota. Il progetto mira a sostenere la collaborazione a livello europeo ed internazionale tra Amministrazioni pubbliche, Enti di ricerca e Università su azioni comuni per attuare nuovi e migliori approcci di sistema con l’obiettivo di aumentare la partecipazione e l’avanzamento di carriera delle donne ricercatrici.