L’avviso finanzia azioni volte a valorizzare le risorse femminili presenti in azienda, andando ad agire in particolare sulle difficoltà di reinserimento lavorativo a seguito di interruzioni dovuti ad esigenze di conciliazione.
L’avviso finanzia azioni volte a valorizzare le risorse femminili presenti in azienda, andando ad agire in particolare sulle difficoltà di reinserimento lavorativo a seguito di interruzioni dovuti ad esigenze di conciliazione.
L’articolo 9 della Legge 53 del 2000 “Disposizioni per il sostegno della maternità e della paternità, per il diritto alla cura e alla formazione e per il coordinamento dei tempi delle città” finanzia, al fine di promuovere e incentivare azioni volte a conciliare tempi di vita e tempi di lavoro, 3 diverse tipologie di azioni positive tra cui: azioni a sostegno della flessibilità oraria e organizzativa (es. part-time reversibile, telelavoro, banca delle ore, lavoro concentrato ecc… ).
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Il Fondo Centrale di Garanzia per le PMI è uno strumento istituito con la Legge n. 662/96 (art. 2, comma 100, lettera a) e operativo dal 2000. La sua finalità è quella di favorire l’accesso alle fonti finanziarie per le piccole e medie imprese mediante la concessione di una garanzia pubblica che si affianca o addirittura spesso si sostituisce alle garanzie reali portate dalle imprese. Rivolgendosi al Fondo centrale di Garanzia l’impresa non ottiene quindi un contributo in denaro, ma la concreta possibilità di ottenere finanziamenti senza garanzie aggiuntive (e quindi senza costi di fidejussioni o polizze assicurative) sugli importi garantiti dal Fondo.
Si tratta di misure previste dal D. Lgs 198/2006, art. 42 sse L. 125 del 1991, art. 1, che intendono rimuovere gli ostacoli che di fatto impediscono la realizzazione di pari opportunità tra uomini e donne nel lavoro e favorire l’occupazione femminile. Le PA possono predisporre piani di azioni positive di durata triennale. I progetti di azioni concordate dai datori di lavoro con le organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative sul piano nazionale hanno precedenza nell’accesso al finanziamento.