Poste Italiane entra nella Top 5 di Equileap, organizzazione indipendente che elabora dati e analisi sulla gestione della gender equality nelle più importanti imprese su scala internazionale, e si aggiudica il terzo posto della classifica sulla parità di genere delle società appartenenti all’indice FTSE MIB della Borsa di Milano. Il riconoscimento di Equileap si aggiunge ai recenti traguardi raggiunti in tema di gender equality ottenuti da Poste Italiane, tra i quali l’ingresso nel Bloomberg Gender-Equality Index (GEI), e l’assegnazione, da parte del European Women on Boards, di uno dei più elevati punteggi dell’indice di diversità di genere – il “Gender Diversity Index” (GDI) – tra le principali aziende appartenenti all’indice Stoxx Europe 600.
Pubblicato il primo numero della newsletter del progetto europeo REFLEX (REconciliation and FLEXibility: reconciling new work and care needs) di cui è capofila e coordinatore il Dipartimento per le Politiche della Famiglia (DPF) presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri e di cui IRS è partner insieme al Dipartimento di Ingegneria dell’Università degli Studi ROMATRE. La Newsletter è consultabile sul sito del Dipartimento per le Politiche della Famiglia, nella pagina dedicata al Progetto REFLEX.
Nei primi mesi del 2020 sono iniziate le attività del progetto ReFlex – REconciliation and FLEXibility: reconciling new work and care needs, di cui IRS è partner. Il progetto, il cui capofila è il Dipartimento per le Politiche della Famiglia della Presidenza del Consiglio dei Ministri, punta al superamento del divario di genere attraverso lo studio, la promozione, la realizzazione e la condivisione di iniziative che favoriscano l’equilibrio tra vita lavorativa e vita personale di donne e uomini, con una partecipazione più equilibrata agli impegni di cura familiare e un supporto più efficace alla genitorialità.
Recentemente l’Istat ha reso noti i dati ricavati attraverso il Censimento permanente delle imprese, uno strumento di rilevazione che si propone di fornire un quadro puntuale della situazione delle aziende italiane sul fronte economico e non solo. Tra le dinamiche considerate dall’Istituto Nazionale di Statistica ce ne sono alcune che – sul piano teorico – ci sembrano molto interessanti per capire il livello di diffusione di pratiche legate al welfare aziendale e alla responsabilità sociale d’impresa. In particolare, il Censimento – realizzato attraverso un’indagine campionaria – si è proposto di individuare quante realtà produttive del nostro Paese applicassero azioni volontarie per il benessere dei propri collaboratori. Ciò che emerge è che circa il 53,4% delle nostre aziende con almeno tre dipendenti (1.033.737) ha adottato almeno una misura per il sostegno alla genitorialità e alla conciliazione vita-lavoro.
Welfareland, azienda aderente a Gender Community Network, ha organizato il free webinar “Welfsitter introduzione al Corso di Baby Sitter 1° livello” che si terrà giovedì 7 Maggio 2020 dalle ore 16.00 alle ore 17.30. Il webinar è dedicato alla figura professionale della Baby sitter, che diventerà, in proiezione, fondamentale, per la Fase 2 di ripartenza. Per maggiori informazioni…
TIM, nota compagnia telefonica italiana, nel corso degli anni ha realizzato importanti investimenti volti a sostenere il benessere dei suoi collaboratori. Ad oggi, altre ad una serie di interessanti interventi rivolti alla conciliazione vita-lavoro e riguardanti il Diversity e il Disability Management, la società ha strutturato un piano di welfare molto complesso.Il progetto – destinato a tutti gli oltre 48.500 collaboratori della società – è stato infatti finanziato e regolamentato attraverso tre diverse fonti contrattuali: il CCNl, la possibile conversione del premio di risultato e una liberalità (cioè un premio annuale stabilito dal contratto di secondo livello della società che prevede una cifra spendibile in welfare).
“Oggi la donna è indipendente, lavora, e per questo non fa più figli”. Falso, oltre che offensivo. Una nota di Istat resa nota in questi giorni mostra che in dieci anni la quota di coppie (con o senza figli, dove lei ha fra i 25 e i 64 anni) dove entrambe le persone lavorano è passata dal 40% al 44% del totale. Una crescita insignificante, addirittura nulla al sud, dove il 26% delle donne in coppia ha un lavoro, anche se non è detto che questo basti comunque per essere indipendente. Non che altrove le cose vadano molto meglio: oggi è occupato il 55% delle donne in coppia al nord e il 50% di quelle che vivono nel centro Italia. L’incidenza e? ancora piu? bassa in quelle, specie nel Mezzogiorno, in cui la donna ha conseguito un titolo di studio basso e nelle coppie con due o piu? figli.
Come ogni anno Gender Community Network è impegnata nell’organizzazione di momenti di riflessione, di approfondimento e scambio su tematiche di interesse delle aziende aderenti. Per questo nuovo anno abbiamo il piacere di organizzare, in collaborazione con Work Wide Women e grazie all’ospitalità del Gruppo Unipol, il Workshop “GAME TRAINING – Giocare fa la DIFFERENZA”, un momento di incontro e di riflessione su Diversity & Inclusion e sull’importanza del game training. L’evento è rivolto alle aziende ed è gratuito con conferma di partecipazione all’indirizzo: info@gendercommunity.net
In occasione della giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, CUBO e Iniziative di Welfare, in collaborazione con la Commissione Pari Opportunità del comparto assicurativo del Gruppo Unipol, propongono una riflessione su questo tema estremamente attuale con uno sguardo al ruolo della donna nel mondo del lavoro, presentando esempi di aziende virtuose con testimonianze concrete di quanto è possibile fare. Il programma rientra nell’ambito del Festival La Violenza Illustrata XIV edizione – Le iniziative culturali della Casa delle donne per non subire violenza Onlus di Bologna per celebrare il 25 Novembre.
Si terrà mercoledì 20 novembre alle ore 10.30, presso la Sala del Parlamentino CNEL in Viale David Lubin, 2 a Roma un seminario di riflessione, organizzato nell’ambito della XVIII Settimana della cultura d’impresa, su un tema di grande attualità a partire dall’impegno di Poste Italiane a diffondere e promuovere l’inclusione lavorativa delle donne vittime di violenza.