Quando il welfare in azienda non è una strategia ma una vera e propria vision. È il caso dell’azienda 7pixel nata nel pavese nel 2002, che gestisce www.trovaprezzi.it, un motore di comparazione prezzi online che opera in Italia e in Spagna. Si tratta di un’azienda conosciuta per lo straordinario pacchetto di welfare aziendale studiato per i dipendenti. Da circa due anni è stato in particolare costituito ufficialmente l’ufficio Qualità del Lavoro, un gruppo di persone interamente dedicate allo studio dei benefit per gli oltre 100 collaboratori di Giussago (PV) e i 20 di Varese. L’articolo illustra le misure offerte attraverso un’intervista all’Amministratore Delegato Nicola Lamberti.
La pubblicazione “Attori e territori del welfare. Innovazioni nel welfare aziendale e nelle politiche di contrasto all’impoverimento” di Rizza e Bonvancini è stata pubblicata nel 2014 da Franco Angeli. Nasce a partire dall’attività svolta a Bologna nell’ambito del Tavolo Tematico fare WELfare, progetto sostenuto dalla Fondazione Alma Mater (FAM) di Bologna in collaborazione con l’Università di Bologna.
L’articolo offre una panoramica di luci e ombre del Jobs Act per quanto riguarda le misure per la conciliazione lavoro-famiglia. Si tratta infatti di misure valide solo per il 2015 e non ancora neppure in vigore: ecco cosa è previsto e per quanto tempo.
Non denaro, ma un pacchetto di benefit che, a conti fatti, si traduce in un maggiore risparmio a fine mese per i lavoratori. Si tratta di un modello di remunerazione innovativo e complementare ai sistemi monetari tradizionali che, attraverso l’offerta di beni o servizi da parte dell’azienda, consente al lavoratore di tutelare il proprio potere di acquisto. È questa la nuova frontiera del welfare, o meglio la formula che si sta affermando all’interno delle imprese, anche in quelle di piccole e medie dimensione.
A Brescia si sono inventati una card che “garantisce un risparmio ben superiore agli 80 euro al mese elargiti da Matteo Renzi”. La card fornita dalle imprese che hanno aderito all’iniziativa ai dipendenti, grazie a convenzioni con catene della grande distribuzione, poliambulatori, agenzie di viaggi, permette di ottenere sconti che possono arrivare fino al 30%.
Un tempo erano le case popolari, le colonie estive per i figli dei dipendenti, i dopolavoro: così le aziende si prendevano cura dei lavoratori. Oggi quella visione «materna» del sostegno al personale ha lasciato il posto a un patto di collaborazione tra impresa e dipendenti, ma anche tra impresa e territorio che la ospita. Il welfare aziendale diventa così parte integrante dell’offerta di servizi sociali degli enti locali.
E’ aumentata dal 7% del 2008 al 12% del 2013 la quota di padri che sceglie il congedo parentale per accudire i figli neonati dopo il periodo di maternità obbligatoria a favore della madre. Lo rivela una ricerca dell’Aldai – Associazione lombarda dirigenti aziende industriali – realizzata in occasione della terza edizione del Premio Aldai “Merito & Talento”, organizzato dal Gruppo Donne Dirigenti, assegnato a 18 donne manager.
Come mettere insieme tre grandi realtò assicurative senza dichiarare esuberi e cercando di coinvolgere di più il personale. Ci sta provando Generali Italia, che nel 2013 ha avviato il più grande programma di integrazione del settore per assemblare Assicurazioni Generali, Ina Assitalia e Alleanza Toro.
Retribuzione & benefits sono il fattore più importante nella scelta di un posto di lavoro, o la molla che spinge a cambiarlo. Il lato materiale supera (anche se di un punto solo) la sicurezza del posto (55%).
Nelle priorità dei potenziali dipendenti seguono l’ambiente di lavoro piacevole (48%), la solidità finanziaria e il work-life balance (41%), le opportunità di carriera (37%).
Il governo sta dando forte valore al decreto legislativo contenente disposizioni in materia di conciliazione tra tempi di vita e tempi di lavoro approvato a fine febbraio. Da prime analisi è possibile iniziare a ragionare su quali sono gli aspetti positivi e quali invece quelli che non convincono.