Secondo diverse ricerche gli interventi di welfare aziendale che riguardano il sostegno e la cura della famiglia sono ancora marginali nelle scelte dei lavoratori ma le richieste di questo genere di servizi sono in aumento. A evidenziarlo è stato ad sempio il Centro Studi di Confindustria in un recente studio, ma anche dall’Osservatorio di Cisl sulla contrattazione di secondo livello.
Lavanderia aziendale e spesa a portata di App. Poliambulatorio con servizio infermieristico e specialistico a disposizione di dipendenti e loro famiglie. E ancora: orari flessibili per le mamme e i papà, sostegno alla formazione dei figli, palestra e corsi di yoga direttamente “on the job”. Il welfare aziendale sta rompendo la “barriera dimensionale” e si diffonde velocemente nelle Pmi: oggi praticamente una realtà datoriale su due è attiva in almeno quattro aree di servizi rivolti…
Chiuse le porte della scuola, si aprono quelle della fabbrica. Non è lo scenario di un romanzo ottocentesco, ma una proposta per l’estate dei più piccoli cui la Ducati offre la possibilità di passare qualche ora delle vacanze estive nel laboratorio Fisica in moto. L’occasione per avvicinarsi ai segreti della rossa di Borgo Panigale, che poggiano sulla più avanzata ricerca scientifica. E che affascinano grandi e piccini con la passione delle moto. Quest’anno nell’ambito del progetto Community Lab del quartiere Borgo Panigale Reno ci sarà anche la possibilità di scegliere un laboratorio alla Ducati.
L’amministrazione comunale del capoluogo emiliano romagnolo da alcuni anni ha intrapreso un percorso innovativo che mette al centro il benessere del lavoratore. Il dibattito in merito alla diffusione del welfare aziendale nel settore pubblico è cresciuto molto negli ultimi anni. Per alimentare la discussione, di seguito vi raccontiamo l’innovativa esperienza avviata dal Comune di Bologna in materia di benessere organizzativo e cura della persona. Quando si parla di welfare aziendale nella Pubblica Amministrazione occorre sempre ricordarsi che allo stato attuale i margini di manovra sono molti limitati. Questo non solo, come si potrebbe immaginare, per mancanza di risorse economiche da poter investire sul welfare e sul benessere dei dipendenti pubblici, ma anche e soprattutto per la necessità di dover rispettare specifiche e rigide limitazioni normative e contrattuali.
Sostegno al reddito, prestazioni sanitarie, cura dei figli e dei genitori: i servizi offerti ai lavoratori sono inConfindustria conferma: ormai la metà delle sue aziende eroga uno o più servizi ai propro dipendenti aumento e sempre più diversificati. Ma la metà degli accordi riguarda le imprese con meno di 50 dipendenti. E il rischio è che molti restino esclusi. . Secondo i dati del ministero del Lavoro aggiornati a novembre 2018, i contratti di questo tipo sono cresciuti del 61% rispetto all’anno precedente, ma quello dell’integrazione del welfare “classico” con il welfare aziendale e contrattuale rimane un tema da affrontare.
Aprire il cassetto del welfare significa trovare dentro una tale molteplicità di beni e servizi che tanto nelle imprese strutturate quanto soprattutto in quelle più piccole c’è una forte richiesta di modelli, orientamento, indicazioni operative concrete. Adesso che la coda della crisi sembra alle spalle, la contrattazione nazionale in quasi tutti i settori è archiviata e le imprese si stanno concentrando sul secondo livello, Confindustria Bergamo lancia le sue linee guida sul welfare aziendale. Nascono da un doppio canale di indagine, settoriale, con il coinvolgimento di 9 comparti, e aziendale, con il coinvolgimento di 20 imprese e sono una risposta che arriva dal territorio alle richieste delle imprese.
L’interesse per il welfare aziendale è ormai sempre più evidente e cresce l’attenzione per tutto ciò che riguarda le norme, le procedure, le misure, il trattamento fiscale, le piattaforme ed i supporti tecnologici ecc… Il contesto di riferimento è in continua evoluzione ed è importante che non venga meno il presidio del senso generale di un piano di welfare aziendale e delle sue finalità complessivamente intese.
Negli ultimi due anni, in particolare a partire dall’approvazione della Legge di Stabilità 2016, il welfare aziendale ha avuto una grandissima diffusione trasformandosi, in breve tempo, in uno dei temi che ha riscosso e continua a riscuotere molto interesse. La Legge di Stabilità 2016 ha dato un forte impulso alla diffusione di questo fenomeno, ponendosi come spartiacque tra il vecchio e il nuovo welfare aziendale.
Un nuovo accordo sindacale che premia la partecipazione alla crescita aziendale con premi individuali fino a 4mila euro, bonus welfare e un orario di lavoro sempre più flessibile (con maggiorazioni fino al +70% della paga oraria). La firma è arrivata al Colorificio San Marco Spa, azienda capogruppo del San Marco Group, da 80 anni sempre sotto la guida della famiglia Tamburini-Geremia, ora giunta alla quarta generazione. Oggi l’azienda, che ha sede principale a Marcon (Venezia), ha un fatturato che supera i 70 milioni di euro ed è leader italiana nella produzione e commercializzazione di pitture e vernici per l’edilizia professionale con 10 stabilimenti produttivi ed esportazioni in oltre 100 Paesi nel mondo (che si punta a far crescere ancora).
I servizi di welfare aziendale potrebbero presto diventare “più ricchi”: nel decreto che riordina il sistema di educazione e istruzione degli alunni da zero a sei anni, che ha iniziato l’esame nelle commissioni parlamentari, è spuntata infatti una nuova misura. Si chiama «Buono nido» e potrà essere erogato da aziende pubbliche (una novità) e private a favore dei propri dipendenti (lavoratrici e lavoratori, indistintamente) che hanno figli in età compresa tra i tre mesi e i tre anni.