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Diversity Management

Gli effetti delle quote nelle imprese (di Paola Profeta, in genere, 14 marzo 2017)

By Diversity Management

La scarsa rappresentanza delle donne nelle posizioni decisionali è uno degli elementi più evidenti dei divari di genere nel mercato del lavoro ed è comune a tutti i paesi europei, a differenza della scarsa occupazione femminile, che caratterizza soprattutto alcuni Paesi, Italia in primis. L’esperienza europea dell’ultimo decennio mostra che l’introduzione di quote di genere è la misura più efficace per migliorare la rappresentanza femminile: difficile pensare a progressi sostanziali nella presenza femminile ai vertici in paesi senza quote.

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Ikea, il “diversity management” come valore aggiunto (di Distribuzione Moderna, 28 marzo 2017)

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“In Ikea – racconta l’amministratore delegato Belén Frau – l’attenzione è alla persona, non al genere, e siamo orgogliosi di tutelare tutte le diversità: mettere insieme persone diverse crea valore e fa emergere il talento di ciascuno”. Da questa importante dichiarazione prende spunto questa intervista esclusiva in cui la numero uno del colosso svedese in Italia ci spiega in cosa consiste il diversity management e quali/quanti benefici apporta.

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Il diversity management in Europa e in Italia. L’esperienza delle Carte delle diversità di Luisa de Vita di Simona Cuomo, Adele Mapelli

By Diversity Management

Per fare oggi di un’organizzazione un’efficace squadra che competa sul mercato occorre tenere conto delle diverse culture, esperienze, motivazioni, competenze, capacità dei collaboratori che la compongono. Occorre, cioè, attivare all’interno delle aziende politiche di Diversity Management in grado di migliorare le performance di business, neutralizzare le tensioni socio-culturali e aiutare ciascuno a dare il meglio di sé. Questo volume, frutto dell’attività pluriennale del Laboratorio Armonia della SDA Bocconi, affronta il tema della diversità in modo finalmente innovativo, parlando della pluralità di bisogni e competenze che animano ogni individuo all’interno delle organizzazioni, e non solo di appartenenza, etnica, sociale, religiosa e di genere. E lo fa attraverso la lettura dei principali contributi teorici, l’esposizione dei dati di ricerche nazionali e internazionali, l’analisi e la descrizione di significative case histories (tra le quali IKEA e IBM).

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Lo spot dell’Ikea Italia: “Fatelo a casa vostra” in supporto dei diritti dei gay (l’Adige.it, 19 maggio 2019)

By Diversity Management

Ikea torna a far discutere in Italia, con un nuovo spot per il web: stavolta l’occasione è la “Giornata mondiale contro l’omofobia”, che si è celebrata ieri con molte manifestazion ied iniziative delle associazioni per i diritti Lgbtq. Per il colosso svedese, un video che riprende una delle frasi che spesso vengono rivolte come insulto alle coppie omnosessuali che si baciano in pubblico: “Fatel oa casa vostra!”. E per Ikea, in effetti, la casa è importante.

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Ama chi vuoi, i diritti sul lavoro (di Luisa Adani, Il Corriere della Sera, la ventisettesima ora, 12 maggio 2019)

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Gay e lesbiche vanno a lavorare ogni giorno ma le aziende sembrano farci poca attenzione e solo in casi isolati l’orientamento sessuale e l’identità di genere sono considerati da chi sviluppa le politiche di gestione del personale. Diritti e benefici vengono così amputati. La rivoluzione nella tutela di gay e lesbiche anche nel mondo del lavoro si fonda sulla Legge 76/2016 che ha introdotto nel nostro ordinamento l’istituto dell’unione civile tra persone dello stesso sesso e disciplina le convivenze di fatto di persone dello stesso sesso o di sesso diverso. Sono infatti numerose sono le disposizioni di legge e di contratto collettivo che riconoscono diritti e tutele ai lavoratori in relazione al loro stato civile o a certe esigenze connesse alla situazione familiare.

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Diversità e inclusione sono «asset» fondamentali in azienda (di Gianni Rusconi, Il Sole 24 Ore, 18 febbraio 2019)

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Come si governa nella più assoluta pax interna e sindacale un’organizzazione letteralmente esplosa negli ultimi anni, con organici raddoppiati dal La consapevolezza della primaria importanza di diversità e inclusione sta crescendo in modo evidente nei luoghi di lavoro. L’assunto arriva da una recente ricerca condotta su scala internazionale da Lenovo (Cina, Stati Uniti, Regno Unito, Germania e Brasile i Paesi coinvolti) secondo cui la tecnologia rappresenta oggi un fattore positivo nella diffusione e comprensione di queste tematiche, considerate dalla maggioranza del campione intervistato come un’opportunità per costruire una comunità (dentro e fuori l’organizzazione) e non più un risultato da ottenere.

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Donne in azienda, incarichi in crescita. Ma è al vertice solo una su quattro (di Flavia Landolfi Il Sole 24 ore,10 dicembre 2018)

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l bicchiere mezzo pieno è tutto in quel numero, +0,32%, che sta a certificare nel 2018 un timido aumento delle cariche ricoperte dalla donne all’interno delle imprese italiane. Il bicchiere mezzo vuoto invece ci racconta di un Paese in cui, secondo i dati dell’Osservatorio dell’imprenditoria femminile di Unioncamere – Infodata, una solo donna su quattro è riuscita a infrangere il tetto di cristallo e oggi ricopre ruoli di alta responsabilità: il 25% su quasi 4 milioni di amministratori d’impresa. Va un po’ meglio con le professioniste: secondo i dati dell’Osservatorio delle libere professioni di Confprofessioni, nel 2017 rappresentano il 35% del mondo del lavoro autonomo.

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Patrizia Grieco, presidente di Enel: «Danni economici se manca la diversità» (di Maria Silvia Sacca, Corriere della Sera, ventisettesima ora, 23 febbraio 2019)

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«La diversità e l’inclusione fanno parte della cultura aziendale di un gruppo multinazionale come il nostro e sono elementi cruciali nella costruzione di una strategia sostenibile, che è sempre più monitorata dagli investitori istituzionali. E nel capitale dell’Enel tali investitori continuano a crescere arrivando a detenere, a fine 2018, il 57,6% del capitale sociale. Per questo, nel 2018, il Cda ha prima approvato una politica sulla diversità e poi proposto all’assemblea una modifica statutaria volta a rendere permanente l’applicazione del principio di equilibrio tra i generi negli organi di amministrazione e controllo, che è stata approvata con la maggioranza plebiscitaria di circa il 99,95% del capitale».

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