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Diversity Management

GenQ Index: un team under 30 misura la parità di genere sul luogo di lavoro (di Giulia Greppi in Secondo Welfare, 4 novembre 2022)

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Perché è importante includere e valorizzare la diversità nel mondo del lavoro? Nel concreto cosa significa oggi tutelare la diversità e l’inclusione di chi lavora? Ve ne parliamo presentandovi il GenQ Index, un tool ideato dall’organizzazione non profit GenQ per favorire la riflessione sulla parità di genere nei contesti lavorativi.

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Parità di genere nei CdA: a 10 anni dalla legge Golfo-Mosca la strada continua – SDA Bocconi School of Management (9 giugno 2021)

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Il management è (più) donna. A dieci anni dall’introduzione della legge Golfo-Mosca, che impone quote crescenti di donne nei consigli di amministrazione delle società quotate, l’obiettivo è stato raggiunto: le consigliere sono passate da circa il 7% del 2011 al 37% del 2020, secondo fonti Consob. Tuttavia il tema della parità di genere fatica a farsi strada nell’agenda del CdA e nell’organizzazione nel suo complesso. È questo il risultato di una ricercaqualitativa condotta da Simona Cuomo e Zenia Simonella dell’Osservatorio Diversità, Inclusione e Smart working di SDA Bocconi, in collaborazione con Valore D e sponsorizzata da Generali e McKinsey.

 

 

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Il disability management ai tempi del Covid-19 (di lablavoro.com, 26 maggio 2020)

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Con l’emergenza sanitaria legata alla diffusione del covid-19 diversi organismi internazionali, come l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) e l’OIL (Organizzazione Internazionale del Lavoro), si sono attivate per evidenziare i gravi rischi di una maggiore esposizione agli effetti negativi, sia diretti che indiretti, delle fascie più deboli delle popolazioni, tra cui le persone con disabilità. In particolare, nella fase 1 dell’emergenza sono stati rilevati fattori come la difficoltà ad accedere alle informazioni (per esempio per le persone con disabilità sensoriali) o all’assistenza domiciliare per esigenze basilari (come fare la spesa), la carenza di un adeguato supporto telematico, le difficoltà di attivare in modo efficace ed efficiente lo smart working.

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Immigrati e lavoro: strategie di diversity management (di lablavoro.com, 30 marzo 2020)

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Secondo il IX Rapporto annuale 2019 “Gli stranieri nel mercato del lavoro in Italia”, realizzato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali in collaborazione con INPS, INAIL, Unioncamere e Anpal Servizi, la popolazione straniera residente in Europa al 1° gennaio 2018 si concentra prevalentemente in cinque Paesi: Germania (9,679 milioni, 11,7% della popolazione), Regno Unito (6,286 milioni, 9,5%), Italia (5,144 milioni, 8,5%), Francia (4,687 milioni, 7%) e Spagna (4,563 milioni, 9,8%).

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Mediobanca vince nella diversity, lo dice il Gei Bloomberg (di Redazione We Wealth, 21 gennaio 2020)

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Il gender-equality index (Gei) 2020 di Bloomberg anche quest’anno include Mediobanca. L’istituto milanese è presente fra le 325 aziende, appartenenti a 50 diversi settori, presenti all’interno dell’indice. Quest’anno l’indicatore è più ampio, comprendendo imprese di 42 paesi e regioni. Le società debuttanti appartengono a Repubblica Ceca, Nuova Zelanda, Norvegia, Filippine, Polonia e Russia. Oltre al settore bancario, ci sono il settore automobilistico, i servizi, l’ingegneria e le costruzioni, nonché il commercio al dettaglio. “Da sempre promuoviamo una cultura organizzativa basata sul valore aggiunto della diversità, che si esprime in tutte le aree di business”. A parlare è Alberto Nagel, amministratore delegato di Mediobanca. “Impegno che abbiamo voluto rafforzare anche in occasione del piano strategico di gruppo 2019-23, esplicitando il nostro focus nelle pari opportunità di genere. Rafforzeremo infatti i piani di carriera dei talenti femminili presenti in azienda anche attraverso politiche retributive di gender-equality”.

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Poste Italiane ammessa al Bloomberg Gei per la parità di genere (Il Messaggero, 21 gennaio 2020)

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Nuovo traguardo per Poste Italiane. La società entra nel Bloomberg Gender-Equality Index (Gei) 2020, il principale indice di misurazione delle performance aziendali sulle tematiche dell’uguaglianza di genere e della rendicontazione trasparente dei dati e delle informazioni attinenti a questa. Istituito nel 2018, il Gei costituisce il principale indice di riferimento per gli investitori che richiedono l’accesso a informazioni confrontabili, trasparenti ed esaustive sulle performance aziendali legate all’uguaglianza di genere. È stata premiata la trasparenza e la qualità delle informazioni pubblicate da Poste Italiane annualmente. Come testimoniano le informazioni riportate all’interno del primo Bilancio Integrato pubblicato nel 2018, l’azienda si impegna a monitorare periodicamente le proprie performance in relazione alla parità di genere e a rendicontarle attraverso specifici indicatori di performance all’interno dei documenti pubblici aziendali.

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Corso sul “Diversity Manager” (Regione Lombardia, 21 gennaio 2020)

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L’Ufficio della Consigliera di parità regionale, in collaborazione con PoliS-Lombardia, propone due giornate di formazione sulla figura del “Diversity Manager” rivolto ai responsabili della gestione del personale in ambito aziendale e il personale Human Resource. Il corso si inserisce tra le diverse iniziative formative, promosse dalla Consigliera di parità regionale, volte a prevenire e contrastare le molestie e le vessazioni in ambito lavorativo. L’obiettivo è fornire strumenti per conoscere, identificare e definire le caratteristiche professionali, le responsabilità e la collocazione strategica della figura del “Diversity Manager” e acquisire buone pratiche d’azione da implementare nei propri contesti di intervento. 

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Hera sale al 14° posto a livello mondiale nel Diversity and Inclusion Index (di gruppohera.it, 16 settembre 2019)

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L’indice, pensato per orientare gli investitori che guardano con interesse alle aziende impegnate nella promozione di diversità, inclusione e nello sviluppo delle persone, valuta ogni anno oltre 7.000 società quotate in borsa nel mondo e anche nel 2019 indica il Gruppo tra le realtà di eccellenza. Migliorando ancora il proprio posizionamento assoluto rispetto al 2018, Hera si conferma prima multiutility al mondo. Il Gruppo Hera si conferma tra le aziende più interessanti, in Italia e nel mondo, per gli investitori che guardano con favore alle realtà impegnate nella tutela della diversità e dell’inclusione. Il risultato è stato decretato dall’edizione 2019 del “Diversity & Inclusion Index”, che ha preso in esame un campione composto da oltre 7.000 aziende quotate a livello globale. In questo ranking internazionale, Hera, con un punteggio di 75 punti, è risultata la terza azienda in Italia e la 14esima al mondo, migliorando ulteriormente la propria posizione (era 22esima nel 2018). Si conferma inoltre la prima multiutility a livello globale nella classifica.

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Promuovere le diversità, Chiesi Group premiato dal Financial Times (La Repubblica, 21 novembre 2019)

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Chiesi Farmaceutici, gruppo farmaceutico internazionale, ha ricevuto Diversity Leaders Award 2020 rientrando tra le prime 70 aziende europee (68a posizione) su un campione di 700 prese in esame. Tra le 300 aziende italiane esaminate nell’indagine, il Gruppo si è posizionato primo sulle 8 rientrate nel ranking. Lo ha reso noto il Financial Times, promotore del premio. L’obiettivo del riconoscimento è identificare e valorizzare le aziende leader in termini di politiche e azioni volte a sensibilizzare sul concetto di Diversità come valore imprescindibile. 

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Le manager di valore D a scuola di digitale (di Cristina Casadei, Il Sole 24 Ore, 30 ottobre 2019)

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A ognuno la sua valigetta. Giulia Airaghi, per esempio, ha sempre con sé quella dei Lego. Ce lo aspetteremmo facilmente se facesse la maestra d’asilo. E invece no, fa la consulente in Boston consulting group, dove si occupa, in particolare, dell’implementazione della metodologia Agile che contempla un nuovo modo di lavorare, «focalizzato, innanzitutto sui risultati e su ruoli molto chiari. Qualche esempio. Il product owner che rappresenta il consumatore e prende decisioni sul prodotto, l’agile coach o scrum master che facilita il processo agile e infine il development team che si autoorganizza per completare il lavoro», dice. È con la sua valigetta di Lego che Airaghi prova a trasferire a 40 middle manager di Valore D il senso della metodologia Agile, nell’ambito di una masterclass della digital academy che è stata realizzata con Boston consulting group, creando team per la costruzione di modellini in scala di versi oggetti. 

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