Area di intervento: Servizi sociali e sanitari
Tipologie di strumenti: Fondazione comunitaria
Fonte di finanziamento: Risorse aziendali
Popolazione coinvolta: tutti i dipendenti
Cosa?
Alessi costituisce un’interessante esempio di filantropia d’impresa votata allo sviluppo locale. L’azienda ha scelto di affidarsi alla Fondazione Comunitaria del Verbano Cusio Ossola, presso la quale nel 2008 ha istituito il Fondo Giovanni Alessi Anghini, finalizzato a garantire una maggiore efficacia e incisività alle attività sociali dell’azienda.
Le fondazioni comunitarie fungono da catalizzatori e facilitatori per tutti quei soggetti che vorrebbero contribuire allo sviluppo del proprio territorio e della società ma, per ragioni differenti, non riescono a farlo individualmente.
Le fondazioni comunitarie mirano a coinvolgere attivamente cittadini, istituzioni, organizzazioni del Terzo settore, associazioni e imprese private nella creazione e realizzazione di misure in favore delle aree in cui risiedono, e possono pertanto svolgere un ruolo importante per il perseguimento di numerosi obiettivi di carattere sociale.
Il fondo, che attualmente conta un patrimonio di circa 250 mila euro, ha permesso all’azienda di destinare risorse ad attività educative e socio-culturali del territorio ma, soprattutto, di sostenere iniziative di volontariato promosse dai propri dipendenti ed ex dipendenti.
In particolare, nel 2013 l’azienda ha promosso, un progetto innovativo “Buon lavoro – la fabbrica con la città” per gestire momenti di sovra-capacità produttiva ed evitare di ricorrere alla cassa integrazione per i propri lavoratori.
Questa iniziativa ha fatto risparmiare lo Stato due volte: non pagherà la cassa integrazione e non pagherà i servizi forniti ai cittadini.
Nel giugno 2014 è stata avviata una seconda fase del progetto, aperta a tutti i cittadini di Omegna che desiderano rendersi utili al fianco dei dipendenti di Alessi.
Come?
La fondazione comunitaria agisce contemporaneamente da intermediario finanziario e sociale. Due volte l’anno, attraverso appositi bandi finanzia progetti sociali da sviluppare grazie alle risorse messe a disposizione dall’azienda e portando in dote l’esperienza maturata dai dipendenti nelle varie associazioni di volontariato.
Nell’ambito specifico del progetto “Buon lavoro – la fabbrica con la città”, tra giugno e novembre 2013, 286 dipendenti della sede di Omegna (circa l’86% di tutti i lavoratori) hanno volontariamente accettato di destinare una parte del loro tempo (da 1 a 8 giornate di lavoro) ad attività sociali che il Comune non era in grado di svolgere autonomamente.
In totale sono state messe a disposizione del Comune di Omegna e del Consorzio dei Servizi Sociali del Cusio circa 9.000 ore di lavoro complessive.
Perché ha successo?
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- Perché in tempi incerti come quelli attuali è preferibile rispetto alla creazione di fondazioni di impresa individuali optare per fondazioni comunitarie che richiedono minore impegno in termini di costi e tempo per l’impresa
- Perché l’ente a cui l’azienda si affida possiede il know how per valutare correttamente efficacia ed efficienza dei progetti che vogliono partecipare ai finanziamenti del fondo
- Perché è una scelta particolarmente importante nel momento di crisi attuale, in cui è necessario ripensare al ruolo della società civile a fronte dell’arretramento dello Stato nel welfare.
- Perché valorizza in maniera diversa il lavoro dei dipendenti, impiegando il loro tempo in attività socialmente utili a favore della comunità in cui vivono e lavorano
- Perché contribuisce a rinsaldare il rapporto azienda-lavoratori e nel contempo a rinforzare l’immagine sociale dell’azienda grazie alle attività per lo sviluppo del territorio.
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Aziende che hanno implementato lo strumento:
Unità interessata dall’intervento: Stabilimento: Omegna (Verbano, Cusio, Ossola)
Settore di attività: produzione articoli di design
