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Aziende in prima linea contro la violenza sulle donne (di Maria Cristina Origlia, Il Sole 24 Ore, 14 marzo 2019)

I dati resi pubblici nei giorni scorsi di un sondaggio mondiale condotto da Doxa, in collaborazione con WIN, «evidenziano livelli allarmanti di molestie sessuali e violenze subite, seppure con grandi differenze tra i vari Paesi. Ma il fil rouge è uno solo: ovunque le vittime più bersagliate sono le giovani donne» ha commentato Vilma Scarpino, amministratore delegato di Doxa e presidente di WIN. Un altro recente sondaggio, commissionato dalla Fondazione Vodafone alla società di ricerche di mercato Opinium, per valutare l’impatto della violenza domestica e degli abusi sulla vita lavorativa e sulla carriera delle persone, racconta una realtà costellata di soprusi.
Dalle risposte di 4.715 donne e uomini che lavorano in nove paesi (Regno Unito, Germania, Irlanda, Turchia, Sudafrica, Kenya, India, Italia e Spagna), emerge che il 37% degli intervistati ha subito, in qualche modo, violenze e abusi domestici; il 67% dei dipendenti ha affermato che l’abuso ha influito sul percorso della propria carriera; il 51% degli intervistati si sentiva troppo a disagio per discutere del proprio abuso sul posto di lavoro. Ma emerge anche che quando i dipendenti discutono del loro abuso sul posto di lavoro, ne traggono un beneficio significativo (il 53% afferma di trarne giovamento e uno stimolo per migliorare la propria situazione).

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