Attraverso un portale internet sono offerti ai dipendenti servizi esterni di supporto ai dipendenti e ai loro familiairi in modalità care emergency (soddisfatta dall’azienda) e in modalità ordianaria (a carico del dipendente).
Ha rotto il soffitto di cristallo, ossia la barriera che ostacola le donne a fare carriera per mancanza di pari opportunità. Ora c’è la scogliera. Antonella Mansi, 39 anni, è stata chiamata alla guida di una delle più importanti fondazioni bancarie, quella del Monte dei Paschi di Siena. Non le spetta un compito facile: deve ripianare 350 milioni di debito vendendo parte di quel 33,4% dell’istituto senese colpito dallo scandalo dei derivati. Ma oltre ai problemi finanziari di cui dovrà farsi carico, c’è anche quello del glass cliff.
Si tratta di un congedo che può essere concesso al familiare che assiste la persona disabile che versa in situazione di particolare gravità. Si traduce nel diritto a fruire di tre giorni mensili di permessi retribuiti ai sensi dell’art. 33, comma 3, della legge n. 104 del 5 febbraio 1992. Il congedo straordinario e i permessi non possono essere riconosciuti a più di un lavoratore per l’assistenza alla stessa persona disabile in situazione di gravità.
Le PMI tessili siglano in’intesa per trasformare parte del salario accessorio in beni. L’obiettivo è erogare servizi per 470 euro, 9mila gli addetti coinvolti.
“L’equilibrio di genere nella leadership aziendale: un contributo per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva” è la comunicazione della Commissione al Parlamento Europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni.
L’intervento prevede l’attivati percorsi “open days” per giovani studentesse e training specifici (tirocini), finalizzati alla conoscenza dell’industria della costruzione e delle possibilità di tirocinio aziendale, così da promuovere l’inserimento occupazionale delle donne in aree tradizionalmente maschili.
Le neo o future mamme hanno tempo fino a domani 11 luglio per partecipare al bando riguardante il contributo economico da usare per pagare l’asilo nido o la baby sitter. L’iniziativa, prevista dalla riforma Fornero dell’anno scorso, aveva suscitato molto interesse: peccato, però, che la sua utilità rischia di essere compromessa dal basso numero di asili che hanno aderito al progetto.
L’effetto-crisi sui differenziali di genere non è uguale per tutti. Se si guarda alle retribuzioni, l’Italia va controcorrente: mentre in tutt’Europa il gap salariale di genere è sceso, da noi è aumentato. Per l’arrivo di nuove occupate che guadagnano poco, e la precarizzazione delle giovani donne più istruite.