ll progetto “Welfare finanziario comunitario” – educazione finanziaria di qualità per i cittadini è realizzato dal Partenariato composto Comune di Milano – Assessorato alle politiche sociali e cultura della salute, Università Cattolica di Milano – Laboratorio di Statistica applicata alle decisioni aziendali, UNI – Ente Nazionale Italiano di Unificazione, PROGeTICA – relatore della Norma UNI 11402:2011 e UNI ISO 22222:2008. Il progetto è stato sperimentato nella fase pilota da un campione di dipendenti del Comune di Milano, di dipendenti di IKEA Italia, di dipendenti INAIL e di casalinghe associate a MOICA.
La rete WHP Lombardia è una rete di luoghi di lavoro che si impegnano a realizzare buone pratiche per il benessere dei lavoratori, a partire dalla promozione della salute dei lavoratori, secondo un percorso predefinito la cui validità è garantita da esperti delle Aziende Sanitarie Locali, della Regione e del Ministero della Salute. Workplace Health Promotion è un nuovo approccio che individua il luogo di lavoro quale contesto privilegiato per la promozione della salute perché è frequentato da adulti sani che, in assenza di problematicità, non si rivolgono al proprio medico di base e perché le persone vi trascorrono gran parte della propria giornata.
Per facilitare il rientro al lavoro dei neogenitori l’Azienda USL di Bologna ha realizzato accordi con diversi gestori di nidi. E’ possibile inserire il proprio bambino in diversi asili nido privati, vicino agli ospedali più grandi (Maggiore, Bellaria, Bentivoglio). Per gli operatori dell’Azienda USL di Bologna sono, infatti, previste agevolazioni sulle rette. Tali strutture, inoltre, consentono di articolare in modo più flessibile l’orario di frequenza, per renderlo compatibile con le esigenze delle mamme o papà che lavorano in turno.
La legge di stabilità 2016 ha introdotto una serie di provvedimenti finalizzati a incentivare il welfare aziendale attraverso essenzialmente due strumenti: il premio di produttività, come fonte di risorse per garantire beni e servizi di welfare ai lavoratori dipendenti, e l’ampliamento del paniere dei servizi tramite l’aggiornamento dell’art.51 del TUIR.
Area di intervento: welfare aziendale Fonte di finanziamento: risorse aziendali Popolazione coinvolta: 150 dipendenti con età media inferiore ai 40 anni nelle sedidi Marcon (VE) e Marina di Montemarciano (AN). …
Una volta al mese, papà Marco e mamma Daniela possono concedersi una cena a lume di candela. Senza sensi di colpa. Perché sanno che la piccola Elisa, la loro bambina di dieci mesi, sta giocando al pigiama party all’asilo nido, al sicuro con le educatrici Sara e Simona, e insieme ai suoi piccoli amici Matteo, Gabriele, Dalila, Alessandro, Giosuè, Asia, Oliver e Francesca. Il sogno di tutti i genitori, avere una sera libera senza spendere una fortuna in baby sitter, ora è realtà.
L’Azienda USL di Bologna ha introdotto il telelavoro per favorire la conciliazione tra tempi di vita e tempi di lavoro dei propri dipendenti, consentendogli di svolgere la prestazione lavorativa in un luogo diverso dalla sede e dagli uffici del datore di lavoro, grazie all’utilizzo delle moderne tecnologie della comunicazione.
Lavoro, salute, diritti delle donne e prevenzione della violenza, sono i temi al centro della discussione della commissione Parità e pari opportunità del Comune di Bologna, che nella seduta di mercoledì 12 ottobre ha discusso un ordine del giorno di adesione al Protocollo d’intesa che darà attuazione alla Legge regionale per la parità (l.r. n.6/2014), presentato dalla consigliera Federica Mazzoni.
Foreign sister è il corso gratuito di alfabetizzazione digitale per richiedenti asilo e rifugiate promosso dalla start-up di innovazione sociale e femminile Work Wide Women che partirà il 16 dicembre 2016, promosso da Work Wide Women e finanziato dall’Ambasciata US in Italia, prevede la collaborazione di diversi partner tecnici: Google Italia fornirà trainers, TIM #WCAP Bologna
La presente indagine nasce nell’ambito del gruppo di lavoro economia sociale, composto da funzionari della Regione Emilia-Romagna ed esponenti delle tre centrali cooperative e del Forum del Terzo Settore, con l’obiettivo di mettere in luce il contributo offerto dal terzo settore a favore della coesione sociale e territoriale nella regione. A questo scopo si è proceduto ad un’analisi di casi, a partire da un primo campione di 55, identificati con il contributo dei rappresentanti del Forum e delle centrali cooperative in base a caratteristiche di innovatività e rappresentatività rispetto ad alcuni ambiti di attività/gruppi target.