Edenred, società leader nel settore dei buoni pasto e provider di welfare aziendale, ha scelto di premiare alcune imprese italiane che si sono contraddistinte per i loro progetti di welfare aziendale e conciliazione vita-lavoro. A questo scopo il prossimo 30 maggio, presso i locali della Triennale di Milano, si terrà “Welfare Revolution”, edizione 2019 degli Edenred Awards. La serata sarà presentata da Katia Follesa, conduttrice e attrice, mentre l’ospite di eccezione sarà l’ex calciatore e capitano dell’Inter Javier Zanetti. Nel corso della serata saranno premiate cinque realtà che nel corso degli ultimi anni hanno investito molto nel welfare aziendale, riuscendo a realizzare piani particolarmente efficaci e innovativi. Nella giuria di esperti chiamata a valutare e premiare le aziende ci sarà tra gli altri anche il nostro ricercatore Valentino Santoni.
“In Ikea – racconta l’amministratore delegato Belén Frau – l’attenzione è alla persona, non al genere, e siamo orgogliosi di tutelare tutte le diversità: mettere insieme persone diverse crea valore e fa emergere il talento di ciascuno”. Da questa importante dichiarazione prende spunto questa intervista esclusiva in cui la numero uno del colosso svedese in Italia ci spiega in cosa consiste il diversity management e quali/quanti benefici apporta.
Sintesi del Gender policies report 2018 che ha l’obiettivo di fornire un quadro descrittivo e analitico (non di carattere congiunturale, ma strutturale) della configurazione del mercato del lavoro femminile in Italia e dell’adozione di policies aventi effetto diretto o indiretto in chiave di genere.
La possibilità per le imprese di ottenere un vantaggio competitivo attraverso la valorizzazione delle diversità individuali si sta concretizzando, anche nel contesto europeo e italiano, nella definizione di una nuova strategia di gestione delle risorse umane, meglio nota come diversity management (Dm). In Europa però, la logica americana del business case si è tradotta nella definizione di Carte della diversità volte a costruire, a livello istituzionale, un comune framework di riferimento per le politiche di diversità, ma anche di inclusione e lotta alle disuguaglianze.
Puntare sul Diversity Management significa, per un’organizzazione, promuovere strategie di reclutamento e gestione delle risorse umane che mirano alla valorizzazione delle diversità (di genere, origine etnica, età, abilità fisiche, orientamento sessuale, identità di genere). L’ipotesi che sta alla base del Diversity Management è che una gestione della forza lavoro centrata sull’inclusione e sulla promozione della diversità offra ad aziende e amministrazioni pubbliche una serie di vantaggi competitivi: incentivo al cambiamento, valorizzazione dei talenti, spinta a trovare soluzioni innovative, capacità di rispondere all’eterogeneità di clienti e mercati, aumento del commitment dei dipendenti, valorizzazione dei background formativi e di esperienza, creazione di un ambiente di lavoro più armonioso.
Per fare oggi di un’organizzazione un’efficace squadra che competa sul mercato occorre tenere conto delle diverse culture, esperienze, motivazioni, competenze, capacità dei collaboratori che la compongono. Occorre, cioè, attivare all’interno delle aziende politiche di Diversity Management in grado di migliorare le performance di business, neutralizzare le tensioni socio-culturali e aiutare ciascuno a dare il meglio di sé. Questo volume, frutto dell’attività pluriennale del Laboratorio Armonia della SDA Bocconi, affronta il tema della diversità in modo finalmente innovativo, parlando della pluralità di bisogni e competenze che animano ogni individuo all’interno delle organizzazioni, e non solo di appartenenza, etnica, sociale, religiosa e di genere. E lo fa attraverso la lettura dei principali contributi teorici, l’esposizione dei dati di ricerche nazionali e internazionali, l’analisi e la descrizione di significative case histories (tra le quali IKEA e IBM).
Per fare oggi di un’organizzazione un’efficace squadra che competa sul mercato occorre tenere conto delle diverse culture, esperienze, motivazioni, competenze, capacità dei collaboratori che la compongono. Occorre, cioè, attivare all’interno delle aziende politiche di Diversity Management in grado di migliorare le performance di business, neutralizzare le tensioni socio-culturali e aiutare ciascuno a dare il meglio di sé. Questo volume, frutto dell’attività pluriennale del Laboratorio Armonia della SDA Bocconi, affronta il tema della diversità in modo finalmente innovativo, parlando della pluralità di bisogni e competenze che animano ogni individuo all’interno delle organizzazioni, e non solo di appartenenza, etnica, sociale, religiosa e di genere. E lo fa attraverso la lettura dei principali contributi teorici, l’esposizione dei dati di ricerche nazionali e internazionali, l’analisi e la descrizione di significative case histories (tra le quali IKEA e IBM).
Martedì 21 maggio 2019 dalle ore 10 alle ore 12.30 si svolgerà una visita “in ottica di genere femminile” all’azienda IMA di Ozzano che è stata organizzata nell’ambito delle iniziative dello Sportello Technoragazze, a cui parteciperanno 17 studentesse dei tre indirizzi dell’Istituto di Istruzione Superiore “Ettore Majorana”.
Cresce il numero di dipendenti del secondo gruppo assicurativo italiano che scelgono di usufruire di un menu di servizi molto largo e costruito in base alle loro esigenze effettive. Sabina Tarozzi, responsabile welfare: «Si va dalla palestra al sostegno della genitorialit໫In questi anni abbiamo messo a punto un’offerta articolata e crediamo di qualità, ma per raggiungere questo obiettivo non potevamo che partire dall’ascolto delle nostre persone». Per farlo, è necessario iniziare dai bisogni. Ma per capire i bisogni servono analisi che, racconta Sabina Tarozzi, responsabile delle iniziative di welfare del Gruppo Unipol, il secondo gruppo assicurativo nel mercato italiano, con 14.241 dipendenti e la più grande rete di agenzie d’Italia, «svolgiamo periodicamente focus group e survey con il supporto dell’Università Cattolica di Milano». All’ultima survey, condotta nell’ottobre scorso, hanno risposto oltre 5.500 dipendenti del Gruppo Unipol. Dallo studio emerge che il il 95% dei dipendenti conosce l’esistenza del welfare in Unipol e l’85% ritiene molto importante la presenza di iniziative di welfare o di corporate well-being.
Promuovere l’indipendenza economica e l’inclusione lavorativa di donne che stanno affrontando periodi di difficoltà. È questo l’obiettivo del progetto Tilde’s – Coffee and Stories, nato dalla collaborazione tra l’impresa femminile 7Gr, il Politecnico di Milano, il Gruppo CGM e la cooperativa sociale Spazio Aperto. Per comprendere meglio quali sono gli elementi di innovazione di questa iniziativa, abbiamo intervistato Mary Mauro, Ceo di 7 Gr.