Woman in development è un progetto formativo gratuito di innovazione sociale che Philip Morris Manufacturing Technology Bologna S.p.A. (PM MTB), affiliata bolognese di Philip Morris International, ha sviluppato insieme a Work Wide Women (comunicazione e della formazione delle soft skills), Manpower (selezione delle partecipanti) e alla Fondazione Aldini Valeriani (formazione tecnica). Il progetto è stato rivolto a giovani diplomate interessate a lavorare in ambito manifatturiero, al fine di sviluppare competenze utili a ricoprire ruoli tecnici. Le partecipanti hanno avuto la possibilità di approfondire le conoscenze in questo settore, acquisendo competenze lavorative sulla conduzione di macchine automatiche.
Nato nell’ambito del PUMS (Piano Urbano della Mobilità Sostenibile) della Città Metropolitana di Bologna, finanziato dalla Regione Emilia Romagna, il progetto è stato sviluppato da Philip Morris in accordo con Tper e Trenitalia ed approvato dall’Agenzia per la mobilità Società Reti e Mobilità (SRM). Il progetto prevede l’attivazione di un servizio di mobilità intermodale su ferro/gomma finanziato dall’azienda Philip Morris e messo a diposizione non soltanto dei lavoratori ma anche dell’intera popolazione del Comune di Crespellano.
Nato nell’ambito del PUMS (Piano Urbano della Mobilità Sostenibile) della Città Metropolitana di Bologna, finanziato dalla Regione Emilia Romagna, il progetto è stato sviluppato da Philip Morris in accordo con Tper e Trenitalia ed approvato dall’Agenzia per la mobilità Società Reti e Mobilità (SRM). Il progetto prevede l’attivazione di un servizio di mobilità intermodale su ferro/gomma finanziato dall’azienda Philip Morris e messo a diposizione non soltanto dei lavoratori ma anche dell’intera popolazione del Comune di Crespellano.
L’accordo sindacale siglato tra Fiom-Cgil e Marposs a settembre 2017, di durata quadriennale, prevede l’introduzione di una misura di conciliazione tra tempi di vita-lavoro dedicata ai lavoratori turnisti.
Il contratto aziendale di Lamborghini dell’anno 2019 prevede l’introduzione di diverse novità, tra cui: la valorizzazione delle diversità di genere e generazionali presenti in azienda,?l’introduzione di ore di permesso per le visite ai dipendenti, l’astensione facoltativa di maternità ed il contrasto all’omofobia. Inoltre, dal contratto emerge un forte impegno verso il tema della mobilità sostenibile.
La Smart Company Working rappresenta una misura di welfare aziendale introdotta dalla Ducati tramite l’accordo aziendale per il triennio 2019-2021, che prevede, rispetto alle già esistenti misure di work life balance e di smart home working, l’estensione di forme di flessibilità oraria anche per il personale che per ragiorni organizzative non riesce a usufruire dello smart working.
Rekeep ha sottoscritto il 26 febbraio 2019, in via sperimentale, un accordo sulla gestione del piano ferie dei propri dipendenti insieme a Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl e Uiltrasporti.
Manutencoop ha messo a disposizione dei dipendenti un servizio gratuito di navetta che collega gli uffici della sede con la stazione centrale FS di Bologna e prevede una fermata intermedia presso l’Ospedale Maggiore.
Possiamo scegliere di preservare l’omogeneità e il conformismo apparentemente rassicuranti, oppure possiamo provare a percorrere la via della differenza e dell’unicità, dove l’incertezza diventa la nostra fedele e onesta compagna di vita. Se abbiamo il coraggio di strappare il velo di Maya – non è una dissertazione sul fenomeno e sul noumeno di Kant e di Schopenhauer – avremo anche l’occasione di leggere e percepire il sé in modo più funzionale rispetto alle relazioni che intrecceremo e all’ambiente in cui ci muoveremo.
Aumenta il premio di risultato, crescono le ore di permesso per le visite mediche dei familiari (anche per il veterinario) e si discute della proprietà dei dati prodotti dai lavoratori. Ma ci sono anche accenni al rispetto delle diversità di genere, alla riduzione dell’uso della plastica monouso e a incentivi per chi va a piedi o in bici in fabbrica. Si arricchisce ulteriormente il contratto aziendale in Lamborghini, dove sindacati e dirigenti hanno raggiunto un’ipotesi di accordo che ora dev’essere approvata dai 1.800 dipendenti col referendum.