rn
Con i salari bloccati e la “fame” di reddito, operai e lavoratori manuali preferiscono qualche soldo in più in busta paga rispetto ai servizi integrativi. Così il welfare aziendale rischia però di aumentare e non ridurre le disuguaglianze tra lavoratori. Tra i servizi preferiti, quelli sanitari. Con i salari bloccati e la “fame” di reddito, operai e lavoratori manuali preferiscono qualche soldo in più in busta paga rispetto ai servizi integrativi. Così il welfare aziendale rischia però di aumentare e non ridurre le disuguaglianze tra lavoratori. Tra i servizi preferiti, quelli sanitari. Solo nel settore privato potrebbe valere 21 miliardi di euro, quasi uno stipendio in più all’anno. Dopo anni di sperimentazione, il primo rapporto Censis-Eudaimon sullo stato del welfare aziendale in Italia fa il tagliando a uno strumento che ritroviamo ormai nel 40% dei contratti attivi (anche se le aziende che hanno sottoscritto contratti che prevedono una misura di welfare sono in realtà molte di meno).