AstraZeneca è un’azienda biofarmaceutica britannica operante nella ricerca scientifica, impegnata nel tutelare il benessere dei propri dipendenti, attraverso la predisposizione di strumenti e misure specifiche volte ad accrescerne il benessere psico-fisico, tra cui: giornate dedicate alla prevenzione e percorsi di comunicazione interni all’azienda.
La tredicesima mensilità è stata introdotta nel 1936 per i soli impiegati del settore industriale, ma si è dovuto attendere il Decreto del Presidente della Repubblica del 28 luglio 1960 n. 1070 perché il beneficio venisse esteso a tutti i lavoratori. Nel settore privato i dipendenti che risultano occupati nel mese di dicembre 2019 sono circa 13,1 milioni. La retribuzione media giornaliera di 79 euro varia molto in funzione della tipologia di orario in quanto i dipendenti full time percepiscono in media 94 euro mentre i part time, in particolare le donne, percepiscono meno della metà (49 €).
Già dal 2016 il Gruppo Hera, multiutility che si occupa della gestione di gas, luce, acqua e servizi ambientali in Emilia-Romagna, Marche, Veneto e Friuli-Venezia Giulia, ha attivato un articolato piano di welfare aziendale. Il progetto, denominato HEXTRA, è destinato a tutti gli 8.770 dipendenti della società e nel tempo si è arricchito di interessanti azioni. Alla base del welfare del Gruppo si trova la piattaforma digitale attraverso la quale i lavoratori possono spendere il loro “conto welfare” annuale. Questo strumento, fornito dal provider Easy Welfare, consente di acquistare e richiedere rimborsi per i beni e i servizi definiti dalla normativa di riferimento: fondi per la previdenza complementare e la sanità integrativa, prestazioni per la cura dei figli, rimborsi per le spese scolastiche, servizi per familiari anziani o non autosufficienti.
È ormai da molti anni che il dibattito internazionale osserva e riflette su un insieme di cambiamenti che investono in misura sempre più intensa le principali sfere della nostra società. Pensiamo alle sfide socio-demografiche, in particolare all’invecchiamento della popolazione e a quella “rivoluzione” di genere che sta investendo i rapporti familiari, i sistemi educativi e il mercato del lavoro. Oppure alle trasformazioni occupazionali, in particolare alla crescente precarizzazione dei contratti d’impiego, soprattutto per i giovani; trasformazioni a loro volta connesse a dinamiche più ampie: globalizzazione, interdipendenza, integrazione europea, crescita impetuosa dei settori “ad alta intensità di conoscenza”. Senza dimenticare la dirompente metamorfosi dei processi di produzione e comunicazione innescati dalla quarta rivoluzione tecnologica e dall’ascesa della cosiddetta infosfera. Interagendo fra loro, questi cambiamenti stanno provocando un “salto di fase”: il passaggio dal modello socio-economico novecentesco ad un modello nuovo, dai contorni ancora sfumati e in divenire. Le società europee si trovano nel bel mezzo di una Grande Trasformazione, di cui riconosciamo le principali sfide, ma a cui non sappiamo ancora come rispondere in modo coerente e sistematico.
In occasione della giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, CUBO e Iniziative di Welfare, in collaborazione con la Commissione Pari Opportunità del comparto assicurativo del Gruppo Unipol, propongono una riflessione su questo tema estremamente attuale con uno sguardo al ruolo della donna nel mondo del lavoro, presentando esempi di aziende virtuose con testimonianze concrete di quanto è possibile fare. Il programma rientra nell’ambito del Festival La Violenza Illustrata XIV edizione – Le iniziative culturali della Casa delle donne per non subire violenza Onlus di Bologna per celebrare il 25 Novembre.
Si terrà mercoledì 20 novembre alle ore 10.30, presso la Sala del Parlamentino CNEL in Viale David Lubin, 2 a Roma un seminario di riflessione, organizzato nell’ambito della XVIII Settimana della cultura d’impresa, su un tema di grande attualità a partire dall’impegno di Poste Italiane a diffondere e promuovere l’inclusione lavorativa delle donne vittime di violenza.
Le violenze di genere sono sempre accompagnate da ragioni ideologiche e culturali: è questo l’assunto di “What will it take? Promoting cultural change to end sexual harassment”, diffuso il 17 settembre. Il documento, focalizzandosi sulle pratiche da adottare per porre fine alla mentalità che si annida dietro ai comportamenti violenti contro le donne, offre una guida rivolta a politici, datori di lavoro e università su come affrontare questa piaga sociale, assicurandosi che le esigenze delle vittime siano al centro degli sforzi. Realizzato da Purna Sen, coordinatrice esecutiva dell’Ente delle Nazioni Unite per l’uguaglianza di genere e l’empowerment femminile (UN Women), la pubblicazione contiene anche una riflessione sulle radici culturali delle molestie sessuali di Catharine MacKinnon, femminista e docente di diritto presso l’Università del Michigan.
Il venticinque novembre prossimo, come ogni anno, si celebrerà la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, ricorrenza istituita dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, tramite la risoluzione numero 54/134 del 17 dicembre 1999. Ogni governo, organizzazione internazionale, ONG, è sollecitato ad organizzare attività volte a sensibilizzare l’opinione pubblica. Il 25 novembre di ogni anno. Proprio in quel giorno. E diligentemente, ogni governo, ONG, organizzazione internazionale, oltre alle migliaia delle associazioni che si impegnano nel contrasto alla violenza, celebrano con iniziative, testimonianze e memorie, questa giornata.
Si terrà a Bologna l’11 novembre la III edizione degli Stati generali delle Amministratrici – Piano Nazionale per le uguaglianze di genere – iniziativa che si colloca nell’ambito del 5°obiettivo dell’Agenda 2030 – raggiungere l’uguaglianza di genere ed emancipare tutte le donne e le ragazze.
Giovedì 24 ottobre Bologna ospita la prima Giornata del Lavoro Agile, organizzata da Comune di Bologna, Regione Emilia-Romagna, Città Metropolitana di Bologna e Dipartimento delle Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Nello stesso giorno apre ufficialmente After futuri Digitali, il festival dedicato all’innovazione digitale, con un’intera giornata di incontro e confronto tra rappresentanti di realtà imprenditoriali e delle pubbliche amministrazioni locali e nazionali con la comunità, per fare il punto sulle potenzialità e sul futuro dello smart working, comprendere come ha trasformato e trasformerà non solo le strutture aziendali ma il volto delle della città, contribuendo alla maggiore sostenibilità di trasporti e mobilità.