Seppur con alcune significative difformità legate in modo particolare alle dimensioni, al contesto territoriale e al settore produttivo delle imprese, il welfare aziendale si sta progressivamente diffondendo all’interno del tessuto produttivo del Paese. Tale fenomeno, oltre a ridefinire il perimetro delle relazioni industriali, sta producendo interessanti effetti dal punto di vista economico e delle modalità di fruizione delle prestazioni di welfare da parte dei lavoratori. Proprio per tale ragione, all’interno del volume “Nuove alleanze per un welfare che cambia.
La maternità obbligatoria si riferisce ai 5 mesi in cui la lavoratrice deve obbligatoriamente astenersi dal lavoro per un periodo precedente e successivo al parte, durante il quale l’INPS corrisponde alla lavoratrice una indennità pari all’80% della retribuzione media giornaliera percepita nel periodo di paga mensile precedente l’inizio dell’astensione. CADIAI, cooperativa con una componente femminile particolarmente elevata (81,8%), ha messo liberamente in atto alcune condizioni migliorative, rispetto a quanto previsto dalla contrattazione collettiva, riguardanti il trattamento del lavoro. Tra di esse vi è l’ Integrazione al reddito durante il periodo di maternità obbligatoria fino al raggiungimento del 100% della retribuzione.
Giacinto Callipo Conserve Alimentari S.p.A. ha sottoscritto con Fai-Cislun accordo volto allo stanziamento di un milione di euro per sostenere oltre 200 dipendenti dell’azienda per affrontare spese familiari.
La Welfare Card è uno strumento realizzato dalle aziende aderenti alla rete di Welfare Aziendale Territoriale a Modena, nata nel corso del 2017 da un percorso di partenariato pluriennale di promozione comunale e coinvolgente 36 organizzazioni del mondo for profit e non for profit, con l’obiettivo di allargare i servizi di welfare aziendale posti a disposizione delle imprese per i propri dipendenti.
Spesso la diversity e la CSR (Corporate Social Responnsibility) sono messe in relazione con l’innovazione (in particolare quella tecnologica sia di prodotto che di processo). Non sempre, però, le aziende ottengono risultati soddisfacenti con l’implementazione di questo tipo di politiche. In un recente studio Bocquet et al. (2019) provano a fare il punto su questa relazione, prendendo in esame un campione di 1348 piccole e medie imprese in Lussemburgo, i cui risultati possono essere utili anche per le PMI italiane. In riferimento al rapporto tra diversity e innovazione, è ragionevole attendersi risultati positivi, dato che la prima produce un certo numero di attività creative che hanno effetti benefici sulla seconda.
Il Gruppo Permasteelisa, composto da 50 aziende presenti in 27 paesi, si occupa della produzione e dell’installazione di involucri architettonici. Dall’anno 2009 il gruppo investe nella salute dei suoi dipendenti attraverso un modello innovativo di prevenzione oncologica della durata di 4 anni. Tale attività è stata realizzata attraverso il progetto “Prevenire è Vita”, in co-progettazione con C&C, società che diffonde nelle aziende la “cultura della prevenzione medica”. Circa l’80% dei lavoratori del gruppo ha scelto di usufruire dei servizi offerti da C&C presso una struttura convenzionata vicino alla sede principale dell’azienda.
Giacinto Callipo Conserve Alimentari S.p.A. ha sottoscritto con Fai-Cislun accordo volto allo stanziamento di un milione di euro per sostenere oltre 200 dipendenti dell’azienda per affrontare spese familiari.
L’azienda Gd di Bologna, pone a disposizione dei propri dipendenti una polizza-vita sino ad un massimo di due anni, attribuendo fino ad un importo di 300 mila euro alla famiglia dei lavoratori che muoiono per cause naturali. Tale misura incrementa il welfare aziendale già presente che prevede congedi parentali, permessi aggiuntivi, rimborsi delle tasse scolastiche e borse studio per i figli dei dipendenti.
Come ogni anno Gender Community Network è impegnata nell’organizzazione di momenti di riflessione, di approfondimento e scambio su tematiche di interesse delle aziende aderenti. Per questo nuovo anno abbiamo il piacere di organizzare, in collaborazione con Work Wide Women e grazie all’ospitalità del Gruppo Unipol, il Workshop “GAME TRAINING – Giocare fa la DIFFERENZA”, un momento di incontro e di riflessione su Diversity & Inclusion e sull’importanza del game training. L’evento è rivolto alle aziende ed è gratuito con conferma di partecipazione all’indirizzo: info@gendercommunity.net
Mediobanca vince nella diversity, lo dice il Gei Bloomberg (di Redazione We Wealth, 21 gennaio 2020)
Il gender-equality index (Gei) 2020 di Bloomberg anche quest’anno include Mediobanca. L’istituto milanese è presente fra le 325 aziende, appartenenti a 50 diversi settori, presenti all’interno dell’indice. Quest’anno l’indicatore è più ampio, comprendendo imprese di 42 paesi e regioni. Le società debuttanti appartengono a Repubblica Ceca, Nuova Zelanda, Norvegia, Filippine, Polonia e Russia. Oltre al settore bancario, ci sono il settore automobilistico, i servizi, l’ingegneria e le costruzioni, nonché il commercio al dettaglio. “Da sempre promuoviamo una cultura organizzativa basata sul valore aggiunto della diversità, che si esprime in tutte le aree di business”. A parlare è Alberto Nagel, amministratore delegato di Mediobanca. “Impegno che abbiamo voluto rafforzare anche in occasione del piano strategico di gruppo 2019-23, esplicitando il nostro focus nelle pari opportunità di genere. Rafforzeremo infatti i piani di carriera dei talenti femminili presenti in azienda anche attraverso politiche retributive di gender-equality”.