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Gender Community

Capo D: L’alleanza pubblico-privato per le pari opportunità sul lavoro

By Reti aziendali e progetti territoriali

Nel giugno del 2019 un gruppo di importanti aziende del territorio metropolitano (Aeroporto G. Marconi di Bologna, Automobili Lamborghini, Bonfiglioli Riduttori, CAAB, CRIF, Emilbanca, IMA, Philip Morris Manufacturing & Technology e TPER) – con la regia del Sindaco della Città metropolitana e del Comune di Bologna e lo staff dirigenziale della Città metropolitana – ha deciso di unirsi con un contratto di rete in una “Comunità di Aziende per le Pari Opportunità” denominata CAPO D. La Rete rappresenta un buon esempio di collaborazione pubblico-privato derivante dalla firma del Protocollo (che avrà durata fino al 31/12/2021) tra i soggetti aderenti. L’obiettivo della rete è quello di diffondere? nelle imprese del territorio metropolitano le?buone pratiche di welfare aziendale?e la sensibilità alle pari opportunità:?conciliazione dei tempi di vita, equità retributiva tra uomini e donne, flessibilità di orario e di turni, smart workingmum coaching per facilitare il rientro al lavoro dopo la maternità, formazione dedicata, part-time personalizzati su esigenza delle famiglie?e?”l’anonimato di genere” nelle prime fasi di selezione per le assunzioni. 

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A Forlì nasce una piattaforma digitale per accedere ai servizi delle cooperative sociali (di Percorsi di Secondo Welfare, 29 maggio 2020)

By Welfare aziendale e conciliazione

Dopo le esperienze di Biella, Matera, Sondrio, Rho, Napoli e Salerno, nasce una nuova piattaforma digitale per i servizi di welfare promossa dal Gruppo Cooperativo CGM. Si tratta di WeForlì, progetto promosso grazie al Consorzio Solidarietà Sociale Forlì-Cesena e grazie all’attiva partecipazione delle cooperative sociali Paolo Babini, Accoglienza e Domus. All’interno della piattaforma sarà possibile scegliere tra diverse prestazioni di natura sociale, tutte rivisitate e ricalibrate allo scopo di rispondere alle limitazioni imposte dall’attuale condizione e secondo le indicazioni dettate dal “Protocollo Regionale Emilia-Romagna attività ludico ricreative centri estivi per bambini dai 3 ai 17 anni”. Particolare attenzione è stata riservata ai servizi dedicati ai bambini e ai giovani di età compresa tra i 3 e i 17 anni: si tratta infatti di una delle fasce d’età che più ha risentito del lockdown a causa dell’interruzione dell’attività scolastica e dei servizi territoriali.

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Il disability management ai tempi del Covid-19 (di lablavoro.com, 26 maggio 2020)

By Diversity Management

Con l’emergenza sanitaria legata alla diffusione del covid-19 diversi organismi internazionali, come l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) e l’OIL (Organizzazione Internazionale del Lavoro), si sono attivate per evidenziare i gravi rischi di una maggiore esposizione agli effetti negativi, sia diretti che indiretti, delle fascie più deboli delle popolazioni, tra cui le persone con disabilità. In particolare, nella fase 1 dell’emergenza sono stati rilevati fattori come la difficoltà ad accedere alle informazioni (per esempio per le persone con disabilità sensoriali) o all’assistenza domiciliare per esigenze basilari (come fare la spesa), la carenza di un adeguato supporto telematico, le difficoltà di attivare in modo efficace ed efficiente lo smart working.

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Il disability management ai tempi del Covid-19 (di lablavoro.com, 26 maggio 2020)

By Flessibilità organizzativa ed oraria sul lavoro

Con l’emergenza sanitaria legata alla diffusione del covid-19 diversi organismi internazionali, come l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) e l’OIL (Organizzazione Internazionale del Lavoro), si sono attivate per evidenziare i gravi rischi di una maggiore esposizione agli effetti negativi, sia diretti che indiretti, delle fascie più deboli delle popolazioni, tra cui le persone con disabilità. In particolare, nella fase 1 dell’emergenza sono stati rilevati fattori come la difficoltà ad accedere alle informazioni (per esempio per le persone con disabilità sensoriali) o all’assistenza domiciliare per esigenze basilari (come fare la spesa), la carenza di un adeguato supporto telematico, le difficoltà di attivare in modo efficace ed efficiente lo smart working.

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Istat, il 53% delle imprese ha adottato almeno una misura per il sostegno della genitorialità e della conciliazione vita-lavoro (di Valentino Santoni, Percorsi di Secondo Welfare, 03 marzo 2020)

By news

Recentemente l’Istat ha reso noti i dati ricavati attraverso il Censimento permanente delle imprese, uno strumento di rilevazione che si propone di fornire un quadro puntuale della situazione delle aziende italiane sul fronte economico e non solo. Tra le dinamiche considerate dall’Istituto Nazionale di Statistica ce ne sono alcune che – sul piano teorico – ci sembrano molto interessanti per capire il livello di diffusione di pratiche legate al welfare aziendale e alla responsabilità sociale d’impresa. In particolare, il Censimento – realizzato attraverso un’indagine campionaria – si è proposto di individuare quante realtà produttive del nostro Paese applicassero azioni volontarie per il benessere dei propri collaboratori. Ciò che emerge è che circa il 53,4% delle nostre aziende con almeno tre dipendenti (1.033.737) ha adottato almeno una misura per il sostegno alla genitorialità e alla conciliazione vita-lavoro.

 

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Istat, il 53% delle imprese ha adottato almeno una misura per il sostegno della genitorialità e della conciliazione vita-lavoro (di Valentino Santoni, Percorsi di Secondo Welfare, 03 marzo 2020)

By Welfare aziendale e conciliazione

Recentemente l’Istat ha reso noti i dati ricavati attraverso il Censimento permanente delle imprese, uno strumento di rilevazione che si propone di fornire un quadro puntuale della situazione delle aziende italiane sul fronte economico e non solo. Tra le dinamiche considerate dall’Istituto Nazionale di Statistica ce ne sono alcune che – sul piano teorico – ci sembrano molto interessanti per capire il livello di diffusione di pratiche legate al welfare aziendale e alla responsabilità sociale d’impresa. In particolare, il Censimento – realizzato attraverso un’indagine campionaria – si è proposto di individuare quante realtà produttive del nostro Paese applicassero azioni volontarie per il benessere dei propri collaboratori. 

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Immigrati e lavoro: strategie di diversity management (di lablavoro.com, 30 marzo 2020)

By Diversity Management

Secondo il IX Rapporto annuale 2019 “Gli stranieri nel mercato del lavoro in Italia”, realizzato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali in collaborazione con INPS, INAIL, Unioncamere e Anpal Servizi, la popolazione straniera residente in Europa al 1° gennaio 2018 si concentra prevalentemente in cinque Paesi: Germania (9,679 milioni, 11,7% della popolazione), Regno Unito (6,286 milioni, 9,5%), Italia (5,144 milioni, 8,5%), Francia (4,687 milioni, 7%) e Spagna (4,563 milioni, 9,8%).

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Provincia di Viterbo – Bando 3 – Progetto R.A.F.F.A.E.L., servizio di maggiordomo territoriale e “più tempo per gli anziani”, servizi di smart-working e servizi di cura all’infanzia

By Regionali e locali

La Provincia di Viterbo e? l’ente capofila del progetto R.A.F.F.A.E.L.: Redesigning Activities in a Family FriendlywAy in VitErbo’s workplaces finanziato nell’ambito del Programma Europeo per l’Occupazione e l’Innovazione sociale (EASI) 2014-2020 con l’obiettivo di coinvolgere tutti gli attori locali (pubblici e privati, profit e no profit) nella promozione di modelli e strumenti di interventi volti a garantire la conciliazione vita/lavoro. Il progetto intende promuovere un modello innovativo di politiche territoriali di misure di welfare pubblico ed aziendale, per sviluppare una nuova cultura della flessibilita? organizzativa del lavoro, in settori determinanti come il turismo e l’industria.

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FREE WEBINAR WELFARELAND ACADEMY – WELFSITTER INTRODUZIONE AL CORSO DI BABY SITTER 1° LIVELLO

By news

Welfareland, azienda aderente a Gender Community Network, ha organizato il free webinar “Welfsitter introduzione al Corso di Baby Sitter 1° livello” che si terrà giovedì 7 Maggio 2020 dalle ore 16.00 alle ore 17.30. Il webinar è dedicato alla figura professionale della Baby sitter, che diventerà, in proiezione, fondamentale, per la Fase 2 di ripartenza. Per maggiori informazioni…

 

 

 

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Parità di genere: il 90% della popolazione ha pregiudizi verso le donne (di Tommaso Tautonico, ASviS, 01 aprile 2020)

By Pari Opportunità ed equilibrio di genere

Nonostante i passi avanti compiuti, secondo il Gender social norms index, nessun Paese al mondo ha raggiunto l’uguaglianza uomo-donna. Politica, economia, istruzione e integrità fisica mostrano segni di rallentamento. 1/4/20. A 25 anni dall’anniversario della Dichiarazione di Pechino, che ha adottato la risoluzione per l’emancipazione e il miglioramento della condizione delle donne in tutto il mondo, il Programma di sviluppo delle Nazioni unite (Undp), ha pubblicato il primo Gender social norms index all’interno del “2020 Human development perspectives: Tackling social norms, a game changer for gender inequalities”, il Rapporto che misura il modo in cui le credenze e le norme sociali ostacolano la parità di genere. L’indice considera quattro dimensioni: politica, istruzione e educazione, economia, integrità fisica ed è stato costruito sulla base di alcune domande del World values ??survey.

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