La violenza di genere e il degrado ambientale sono tra le sfide più urgenti su scala mondiale, ma solo di rado vengono analizzati in modo interdipendente. Come ha chiarito un recente report della Iucn (International Union for Conservation of Nature), i due fenomeni sono strettamente collegati perché la violenza di genere è spesso usata come forma di controllo socio-economico per mantenere e promuovere dinamiche diseguali di potere, anche in relazione alla proprietà, all’accesso e all’uso delle risorse naturali. Il potenziale di violenza legato al possesso delle risorse naturali, spiegano gli autori, è aumentato anche a fronte delle attuali minacce ambientali, soprattutto per il cambiamento climatico. Si tratta di uno stress particolarmente intenso, perché colpisce i mezzi di sussistenza di soggetti già fragili, il cui livello di resilienza inevitabilmente diminuisce. In molti Paesi, le leggi impediscono alle donne di possedere, gestire ed ereditare proprietà e terreni.
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