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Gender Community

Congedo di maternità

By Maternità, paternità, cura dei familiari e conciliazione dei tempi

 

il congedo spetta alla lavoratrice dipendente, alle lavoratrici iscritte alla gestione separata (collaboratrici parasubordinate, P. IVA, collaboratrici occasionali, associate in partecipazione), alle lavoratrici autonome, libere professioniste,  imprenditrici agricole e pescatrici autonome della piccola pesca marittima all’interno delle disposizioni che tutelano la maternità per le lavoratrici autonome.

 

 

(aggiornato a seguito del Decreto Legislativo attuativo del Jobs Act) 

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Progetti per la flessibilità ex l. 53/2000 (art.9) (Al momento non finanziato)

By Nazionali

L’articolo 9 della Legge 53 del 2000 “Disposizioni per il sostegno della maternità e della paternità, per il diritto alla cura e alla formazione e per il coordinamento dei tempi delle città” finanzia, al fine di promuovere e incentivare azioni volte a conciliare tempi di vita e tempi di lavoro, 3 diverse tipologie di azioni positive tra cui: azioni a sostegno della flessibilità oraria e organizzativa (es. part-time reversibile, telelavoro, banca delle ore, lavoro concentrato ecc… ).

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Reggio Emilia: Avviso per la costituzione elenco di professioniste – Provincia Reggio Emilia ex L. 120/2011 (SCADUTO 31 dicembre 2014)

By Regionali e locali

Sulla base della Legge 12 luglio 2011, n. 120Modifiche al testo unico delle disposizioni in materia di intermediazione finanziaria, di cui al decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58, concernenti la parità di accesso agli organi di amministrazione e di controllo delle società quotate in mercati regolamentati”, che prevede che i consigli di amministrazione e gli organi di controllo delle società quotate e delle società controllate pubbliche non quotate debbano essere composti da 1/5 di donne dal 2012 e da 1/3 di donne a partire dal 2015, la Provincia di Reggio Emilia ha emanato un avviso per la costituzione di un elenco di professionisteidonee a ricoprire incarichi presso gli organi di amministrazione e controllo delle società da mettere a disposizione delle aziende reggiane. Si tratta di una misura volta ad agevolare concretamente la promozione delle risorse femminili in posizioni al vertice nelle aziende.

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Bando Regione Lombardia per la promozione di modelli di flessibilità aziendale (scadenza 23 maggio 2013)

By Regionali e locali

Si è aperta lo scorso 23 aprile l’edizione 2013 del bando di Regione Lombardia per la promozione di modelli di flessibilità aziendale. L’iniziativa, a cura della Direzione Generale Istruzione, Formazione e Lavoro di Regione Lombardia in collaborazione con Finlombarda S.p.A, fa seguito alledizione sperimentale del 2012 e intende offrire alle PMI la possibilità di usufruire di un servizio di consulenza specializzato nella definizione e sviluppo di strumenti di flessibilità e conciliazione vita-lavoro. 

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Fondo Centrale di garanzia dello Stato – Sezione speciale per l’imprenditoria femminile (Al momento non finanziato)

By Nazionali

Il Fondo Centrale di Garanzia per le PMI è uno strumento istituito con la Legge n. 662/96 (art. 2, comma 100, lettera a) e operativo dal 2000. La sua finalità è quella di favorire l’accesso alle fonti finanziarie per le piccole e medie imprese mediante la concessione di una garanzia pubblica che si affianca o addirittura spesso si sostituisce alle garanzie reali  portate dalle imprese.  Rivolgendosi al Fondo centrale di Garanzia l’impresa non ottiene quindi un contributo in denaro, ma la concreta possibilità di ottenere finanziamenti senza garanzie aggiuntive (e quindi senza costi di fidejussioni o polizze assicurative) sugli importi garantiti dal Fondo.

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Finanziamento di azioni positive per il lavoro femminile – Programma Obiettivo 2013 ex L. 125/91 (SCADUTO 30 novembre 2013)

By Nazionali

Si tratta di misure previste dal D. Lgs 198/2006, art. 42 sse  L. 125 del 1991, art. 1, che intendono rimuovere gli ostacoli che di fatto impediscono la realizzazione di pari opportunità tra uomini e donne nel lavoro e favorire l’occupazione femminile. Le PA possono predisporre piani di azioni positive di durata triennale. I progetti di azioni concordate dai datori di lavoro con le organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative sul piano nazionale hanno precedenza nell’accesso al finanziamento.

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