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L’Alto Adige mette in rete il welfare (di Barbara Ganz, IlSole24Ore, 5 maggio 2017)

 

Il nuovo contratto di rete presentato in Assoimprenditori Alto Adige mette insieme realtà di diverse dimensioni e settori, con un unico obiettivo: offrire ai propri dipendenti le prestazioni di welfare aziendale più ampie e differenziate fra quelle previste dalla norma. È la prima esperienza del genere nella provincia autonoma, mentre casi simili si contano a Trento, Varese, Brescia, Reggio Emilia e Avellino.

«Grazie alle disposizioni introdotte in Italia dalla legge di Stabilità, i benefit erogati a titolo di welfare aziendale non vengono tassati: in questo modo aumenta la retribuzione reale per i dipendenti», spiega il direttore di Assoimprenditori, Josef Negri. Le ricadute positive sono dunque per chi lavora, per le imprese stesse che usufruiscono della detassazione e possono investire in responsabilità sociale mantenendo l’equilibrio finanziario, ma anche per l’intero territorio, poiché fornitori locali di beni e servizi saranno convenzionati generando un volano per l’economia.

Rete #Welfare Alto Adige/Südtirol raggruppa attualmente dieci aziende per complessivi 2.700 dipendenti. Riunisce Aquaeforst , Birra Forst, Ecorott, Intercable, Loacker, Röchling Automotive (con Röchling Automotive Italia, Röchling Automotive Filters e Röchling Automotive Srl), Thun e Tpa, ma non sono escluse future nuove adesioni.

La presidente è Tamara Tonioni, direttore Risorse umane Europe South di Röchling Automotive: «Il welfare aziendale sostiene il reddito dei dipendenti e migliora la vita privata e lavorativa. Per le imprese aderenti alla rete significa rafforzare il benessere delle persone, la competitività aziendale e il rapporto tra l’impresa e il territorio. Con questo accordo dimostriamo che le nostre aziende sanno essere innovative sotto molti punti di vista».

 

 

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L’Alto Adige mette in rete il welfare (di Barbara Ganz, IlSole24Ore, 5 maggio 2017)