Dal 16 febbraio Smart&Start, lo strumento del Ministero dello Sviluppo Economico per finanziare strat up innovative, ha dato il via alla presentazione di domande per imprese già costituite (da non più di 48 mesi) e per soggetti individuali con un’idea innovativa da lanciare sul mercato. Le attività ammesse sono: produzione di beni ed erogazione di servizi, che si caratterizzano per il forte contenuto tecnologico e innovativo e/osi qualificano come prodotti, servizi o soluzioni nel campo dell’economia digitale e/o si basano sulla valorizzazione dei risultati della ricerca pubblica e privata (spin off da ricerca).
Dotazione finanziaria: circa 200 milioni di euro.
A CHI SI RIVOLGE:
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- A start-up innovative di piccola dimensione già iscritte alla sezione speciale del Registro delle Imprese. Per start-up innovative si intendono le imprese che rispondono a precisi requisiti di legge tra cui:
- società di capitali costituite da non più di 48 mesi;
- che offrono prodotti o servizi innovativi ad alto valore tecnologico;
- con valore della produzione fino a 5 milioni di euro.
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- A team di persone fisiche che intendono costituire una start-up innovativa in Italia, anche se residenti all’estero o di nazionalità straniera.
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ATTIVITA’ AMMESSE:
Produzione di beni ed erogazione di servizi, che:
– si caratterizzano per il forte contenuto tecnologico e innovativo
e/o
– si qualificano come prodotti, servizi o soluzioni nel campo dell’economia digitale
e/o
– si basano sulla valorizzazione dei risultati della ricerca pubblica e privata (spin off da ricerca).
N.B. Sono escluse le attività di produzione primaria dei prodotti agricoli.
COSA FINANZIA:
Progetti che prevedono programmi di spesa, di importo compreso tra 100 mila e 1,5 milioni di euro, per beni di investimento e/o per costi di
gestione. Tra le principali voci di spesa ammissibili:
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- per gli investimenti: impianti, macchinari e attrezzature tecnologiche; componenti HW e SW; brevetti, licenze, knowhow; consulenze specialistiche tecnologiche;
- per la gestione: personale dipendente e collaboratori; licenze e diritti per titoli di proprietà industriale; servizi di accelerazione; canoni di leasing; interessi su finanziamenti esterni.
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Le spese devono essere sostenute dopo la presentazione della domanda ed entro i 2 anni successivi alla stipula del contratto di finanziamento.
AGEVOLAZIONI FINANZIARIE:
Un mutuo senza interessi, il cui valore può arrivare:
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- fino all’80% delle spese ammissibili (max € 1.200.000), nel caso in cui la start-up abbia una compagine costituita da giovani e/o donne o abbia tra i soci un dottore di ricerca che rientra dall’estero.
- fino al 70% delle spese ammissibili (max € 1.050.000) negli altri casi.
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Una quota a fondo perduto per le start-up localizzate in Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sardegna, Sicilia e nel territorio del Cratere Sismico Aquilano che restituiscono solo l’80% del mutuo agevolato ricevuto.
AGEVOLAZIONI REALI:
12 mesi beneficiano di servizi di tutoring tecnico-gestionale. I servizi di tutoring, individuati in base alle caratteristiche delle start-up, sono finalizzati a sostenere la fase di avvio. Si tratta di servizi specialistici (pianificazione finanziaria, marketing, organizzazione, gestione
dell’innovazione, altro) che possono includere anche scambi con realtà di rilievo internazionale.
Le domande potranno essere presentate a partire dalle 12,00 di Lunedì 16 febbraio 2015.
Per aggiornamenti: