Con il bando la Regione Emilia-Romagna mette a disposizione un milione e 900.000 euro per finanziare progetti finalizzati a realizzare iniziative che si prefiggano di intervenire, in modo diretto o indiretto, in favore dell’accesso e qualificazione dell’attività lavorativa delle donne (dipendente, autonoma, imprenditoriale o professionale) nel territorio dell’Emilia-Romagna, perseguendo, in particolare, le finalità specifiche di favorire la riduzione del differenziale salariale di genere e la diffusione della cultura di impresa tra le donne e di rafforzare il ruolo delle donne nell’economia e nella società; promuovere ed incrementare progetti di welfare aziendale e welfare di comunità che migliorino l’organizzazione del lavoro e incidano favorevolmente sulla qualità della vita delle persone, in coerenza con gli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’AGENDA 2030.
Il management è (più) donna. A dieci anni dall’introduzione della legge Golfo-Mosca, che impone quote crescenti di donne nei consigli di amministrazione delle società quotate, l’obiettivo è stato raggiunto: le consigliere sono passate da circa il 7% del 2011 al 37% del 2020, secondo fonti Consob. Tuttavia il tema della parità di genere fatica a farsi strada nell’agenda del CdA e nell’organizzazione nel suo complesso. È questo il risultato di una ricercaqualitativa condotta da Simona Cuomo e Zenia Simonella dell’Osservatorio Diversità, Inclusione e Smart working di SDA Bocconi, in collaborazione con Valore D e sponsorizzata da Generali e McKinsey.
Nell’ambito del progetto ReFlex (Reconciliation and Flexibility: reconciling new work and care needs) parte un ciclo di workshop e laboratori tematici per condividere le esperienze e offrire possibili risposte alle esigenze legate al welfare aziendale. Ad organizzare questi incontri è IRS – Istituto per la Ricerca Sociale, partner del progetto ideato e coordinato dal Dipartimento per le politiche della famiglia della Presidenza del Consiglio dei Ministri.