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Monthly Archives

Marzo 2020

Il welfare aziendale di TIM e l’attenzione per la diversità (di Valentino Santoni, Rivista di Secondo Welfare, 21 giugno 2019)

By Welfare aziendale e conciliazione

TIM, nota compagnia telefonica italiana, nel corso degli anni ha realizzato importanti investimenti volti a sostenere il benessere dei suoi collaboratori. Ad oggi, altre ad una serie di interessanti interventi rivolti alla conciliazione vita-lavoro e riguardanti il Diversity e il Disability Management, la società ha strutturato un piano di welfare molto complesso. Il progetto – destinato a tutti gli oltre 48.500 collaboratori della società – è stato infatti finanziato e regolamentato attraverso tre diverse fonti contrattuali: il CCNl, la possibile conversione del premio di risultato e una liberalità (cioè un premio annuale stabilito dal contratto di secondo livello della società che prevede una cifra spendibile in welfare).

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Il welfare aziendale di TIM e l’attenzione per la diversità (di Valentino Santoni, Rivista di Secondo Welfare, 21 giugno 2019)

By news

TIM, nota compagnia telefonica italiana, nel corso degli anni ha realizzato importanti investimenti volti a sostenere il benessere dei suoi collaboratori. Ad oggi, altre ad una serie di interessanti interventi rivolti alla conciliazione vita-lavoro e riguardanti il Diversity e il Disability Management, la società ha strutturato un piano di welfare molto complesso.Il progetto – destinato a tutti gli oltre 48.500 collaboratori della società – è stato infatti finanziato e regolamentato attraverso tre diverse fonti contrattuali: il CCNl, la possibile conversione del premio di risultato e una liberalità (cioè un premio annuale stabilito dal contratto di secondo livello della società che prevede una cifra spendibile in welfare).

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Il progetto “Insieme” di Unicredit Group

By Contrasto alla discriminazione e alla violenza

Unicredit Group ha previsto a partire dal 1° marzo 2019 la concessione di congedi rivolti alle colleghe vittime di violenza di genere, in seguito alla stipula dell’Accordo del 13 aprile 2018 n.13, siglato con le Delegazioni dei Gruppi delle Organizzazioni Sindacali. Le lavoratrici vittime di violenza di genere inserite nei percorsi certificati dai servizi sociali del Comune di appartenenza, dai Centri antiviolenza o dalle Case Rifugio possono avvalersi di un congedo finanziato da Unicredit per un periodo massimo di 4 mesi, un mese aggiuntivo rispetto alla normativa vigente sulla violenza di genere (Decreto-legge del 14 agosto 2013, n.93).  

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Scuole per l’infanzia, accordo tra Comune di Bologna e Fondazione Mast

By Servizi per la famiglia

Il progetto prevede la realizzazione di una nuova scuola nel quartiere Borgo Panigale-Reno in seguito all’intesa stipulata tra il Comune di Bologna (ente finanziatore del progetto) e la Fondazione MastPer la realizzazione del progetto il Comune di Bologna cede alla Fondazione Mast per 1,57 milioni di euro la proprietà del plesso che ospita oggi in via Speranza la scuola d’infanzia Lorenzo Seragnoli, con l’intento di costruire una nuova materna comunale nel giardino Pozzati. Si prevede, successivamente, la realizzazione di un polo 0-6 anni destinato ai figli dei dipendenti del gruppo Coesiama, come nel caso del Nido Mastaperto anche alle famiglie del territorio. 

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Il linguaggio fa la differenza – campagna di comunicazione della Città Metropolitana

By Sensibilizzazione e comunicazione

“Il linguaggio fa la differenza” è la campagna di comunicazione ideata dall’agenzia pubblicitaria Comunicatitve insieme alla Città Metropolitana di Bologna e all’Università di Bologna, per promuovere gli obiettivi del Protocollo metropolitano sulla comunicazione di genere e sul linguaggio non discriminatorio sottoscritto il 21 novembre da: Città metropolitana, Comune di Bologna, Distretti sociosanitari del territorio metropolitano, Organizzazioni sindacali, Università, Ufficio Scolastico, Ordine dei giornalisti e Corecom. L’obiettivo del progetto è quello di promuovere una?cultura del rispetto?nell’ambito della comunicazione, sia nelle parole sia nelle immagini per superare gli stereotipi e valorizzare le differenze di genere. La campagna è stata declinata in pagine pubblicitarie stampate sui principali quotidiani locali, banner web per inserzioni on line, banner social per la campagna facebook e una videoanimazione 

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Nuvole Rosa, il progetto di Microsoft

By Pari Opportunità ed equilibrio di genere

Nuvola Rosa è un progetto di?Microsoft nato nel 2013 in collaborazione della?Fondazione Mondo Digitale e GrowItUp per avvicinare le giovani donne italiane alle carriere STEMattraverso corsi di formazione gratuitiIl nuovo programma è stato avviato a marzo 2017 ed è durato fino a dicembre dello stesso anno, prevedendo il coinvolgimento di 2000 donne. Nel 2017 Nuvole Rosa si è arricchito di un nuovo partner strategico,?The Adecco Group, con l’obiettivo di aiutare le studentesse a valorizzare il proprio talento nell’ottica di una futura carriera professionale, offrendo loro una formazione in linea con i trend del mercato e con la rivoluzione digitale in atto 

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Incredible?Girls for the future di YOOX NET-A-PORTER

By Pari Opportunità ed equilibrio di genere

YOOX NET-A-PORTER GROUP ha lanciato il concorso “Incredible?Girls of the Future”, alla ricerca di future donne imprenditrici nel settore della moda.??Il concorso, scaduto il primo luglio 2019, invita le giovani donne tra i 16 ed i 25 anni provenienti da tutto il mondo a presentare un’idea per una app innovativa di moda volta a creare un cambiamento sostenibile. Tutti i progetti candidati devono sfidare le convenzioni ed essere fonte di impatto positivo nel settore e nel mondo.?? 

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Solo metà delle madri laureate lavora full time (Il Sole 24 Ore, 15 giugno 2019)

By Occupazione femminile e condizioni di lavoro

“Oggi la donna è indipendente, lavora, e per questo non fa più figli”. Falso, oltre che offensivo. Una nota di Istat resa nota in questi giorni mostra che in dieci anni la quota di coppie (con o senza figli, dove lei ha fra i 25 e i 64 anni) dove entrambe le persone lavorano è passata dal 40% al 44% del totale. Una crescita insignificante, addirittura nulla al sud, dove il 26% delle donne in coppia ha un lavoro, anche se non è detto che questo basti comunque per essere indipendente. Non che altrove le cose vadano molto meglio: oggi è occupato il 55% delle donne in coppia al nord e il 50% di quelle che vivono nel centro Italia. L’incidenza e? ancora piu? bassa in quelle, specie nel Mezzogiorno, in cui la donna ha conseguito un titolo di studio basso e nelle coppie con due o piu? figli.

 

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Solo metà delle madri laureate lavora full time (Il Sole 24 Ore, 15 giugno 2019)

By news

“Oggi la donna è indipendente, lavora, e per questo non fa più figli”. Falso, oltre che offensivo. Una nota di Istat resa nota in questi giorni mostra che in dieci anni la quota di coppie (con o senza figli, dove lei ha fra i 25 e i 64 anni) dove entrambe le persone lavorano è passata dal 40% al 44% del totale. Una crescita insignificante, addirittura nulla al sud, dove il 26% delle donne in coppia ha un lavoro, anche se non è detto che questo basti comunque per essere indipendente. Non che altrove le cose vadano molto meglio: oggi è occupato il 55% delle donne in coppia al nord e il 50% di quelle che vivono nel centro Italia.  L’incidenza e? ancora piu? bassa in quelle, specie nel Mezzogiorno, in cui la donna ha conseguito un titolo di studio basso e nelle coppie con due o piu? figli.

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XI Commissione (Lavoro pubblico e privato) della Camera dei deputati Audizione informale di rappresentanti del CNEL – “Modifiche all’art. 46 del codice delle pari opportunità tra uomo e donna”

By Occupazione femminile e condizioni di lavoro

È noto come le donne, in Italia, siano più numerose degli uomini e abbiano una aspettativa di vita più lunga: 85,3 anni di speranza di vita alla nascita, contro gli 81 anni per gli uomini (ISTAT, dato di febbraio 2020). È parimenti noto come, malgrado i grandi progressi che hanno affrancato le donne da condizioni di vita ormai lontane, in materia di lavoro e di partecipazione alla vita produttiva, esista ancora, rispetto agli uomini, una disuguaglianza che è misurabile sul piano quantitativo, e che investe variabili culturali che richiedono interventi mirati dall’effetto dispiegabile sul medio e lungo periodo.Il problema non è solo italiano, poiché la disuguaglianza di genere esiste e persiste sul mercato globale del lavoro, dove i progressi fatti dalle donne negli ultimi decenni in termini di istruzione e formazione non si sono tradotti in altrettanto notevoli miglioramenti sul mercato del lavoro.

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