Nato nell’ambito del PUMS (Piano Urbano della Mobilità Sostenibile) della Città Metropolitana di Bologna, finanziato dalla Regione Emilia Romagna, il progetto è stato sviluppato da Philip Morris in accordo con Tper e Trenitalia ed approvato dall’Agenzia per la mobilità Società Reti e Mobilità (SRM). Il progetto prevede l’attivazione di un servizio di mobilità intermodale su ferro/gomma finanziato dall’azienda Philip Morris e messo a diposizione non soltanto dei lavoratori ma anche dell’intera popolazione del Comune di Crespellano.
Nato nell’ambito del PUMS (Piano Urbano della Mobilità Sostenibile) della Città Metropolitana di Bologna, finanziato dalla Regione Emilia Romagna, il progetto è stato sviluppato da Philip Morris in accordo con Tper e Trenitalia ed approvato dall’Agenzia per la mobilità Società Reti e Mobilità (SRM). Il progetto prevede l’attivazione di un servizio di mobilità intermodale su ferro/gomma finanziato dall’azienda Philip Morris e messo a diposizione non soltanto dei lavoratori ma anche dell’intera popolazione del Comune di Crespellano.
Woman in development è un progetto formativo gratuito di innovazione sociale che Philip Morris Manufacturing Technology Bologna S.p.A. (PM MTB), affiliata bolognese di Philip Morris International, ha sviluppato insieme a Work Wide Women (comunicazione e della formazione delle soft skills), Manpower (selezione delle partecipanti) e alla Fondazione Aldini Valeriani (formazione tecnica). Il progetto è stato rivolto a giovani diplomate interessate a lavorare in ambito manifatturiero, al fine di sviluppare competenze utili a ricoprire ruoli tecnici. Le partecipanti hanno avuto la possibilità di approfondire le conoscenze in questo settore, acquisendo competenze lavorative sulla conduzione di macchine automatiche.
L’azienda ha conseguito nel marzo del 2019 il certificato della Fondazione Equal Salary – che premia le aziende che hanno eliminato il gap salariale – grazie al suo impegno nella parità di genere nel mondo del lavoro, valorizzando i principi dell’eguaglianza e favorendo un ambiente inclusivo e dinamico. Philip Morris, realtà internazionale, ha ottenuto il riconoscimento avendo sottoposto tutte le sue affiliate (con 70 mila dipendenti nel mondo), tra cui le due italiane (1600 dipendenti), al vaglio della Fondazione. Una tappa ritenuta fondamentale per realizzare un ambiente di lavoro inclusivo, ricco e produttivo. A livello globale, oltre il 40 per cento delle persone che lavorano per la multinazionale sono donne che, ad oggi, occupano il 35% per cento delle posizioni manageriali. L’obiettivo prefissato dai vertiici azioendali è il raggiungimento del 40% entro i prossimi due anni.