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Monthly Archives

Maggio 2019

Il lavoro smart crea benessere e migliora efficienza e risultati (di Mauro Pizzin, Il Sole 24 Ore, 31 ottobre 2018)

By Flessibilità organizzativa ed oraria sul lavoro

E’ in maggioranza un uomo, ha tra i 38 e i 58 anni, risiede nel nord ovest del Paese ed è più soddisfatto delle modalità con cui può organizzare la propria attività rispetto alla media degli altri lavoratori per motivazioni che vanno dal miglioramento dell’equilibrio tra vita privata e professionale all’aumento della qualità dei risultati prodotti, dell’efficienza e della motivazione. Ecco la figura tipo dello smart worker che emerge dalla ricerca dell’Osservatorio smart working della School of management del Politecnico di Milano, presentata ieri nell’ambito del convegno “Smart working: una rivoluzione da non fermare”.

 

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A Milano torna la Settimana del Lavoro Agile (Percorsi di Secondo Welfare, 14 maggio 2019)

By Flessibilità organizzativa ed oraria sul lavoro

Il lavoro agile o smart working postula che la prestazione lavorativa possa essere parzialmente svolta all’esterno dell’azienda, valorizzando l’elemento della flessibilità organizzativa e rendendo gli obiettivi da raggiungere “personalizzabili”. Per questo ad oggi sono sempre più numerose le aziende che adottano tale strumento – e più in generale politiche di flessibilità oraria e di welfare – favorendo in tal modo la conciliazione vita lavoro per donne e uomini che lavorano in realtà professionali sempre più articolate e in contesti urbani ad alta complessità.

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Aziende in prima linea contro la violenza sulle donne (di Maria Cristina Origlia, il Sole 24 Ore, 14 marzo 2019)

By Contrasto alla discriminazione e alla violenza

I dati resi pubblici nei giorni scorsi di un sondaggio mondiale condotto da Doxa, in collaborazione con WIN, «evidenziano livelli allarmanti di molestie sessuali e violenze subite, seppure con grandi differenze tra i vari Paesi. Ma il fil rouge è uno solo: ovunque le vittime più bersagliate sono le giovani donne» ha commentato Vilma Scarpino, amministratore delegato di Doxa e presidente di WIN. Un altro recente sondaggio, commissionato dalla Fondazione Vodafone alla società di ricerche di mercato Opinium, per valutare l’impatto della violenza domestica e degli abusi sulla vita lavorativa e sulla carriera delle persone, racconta una realtà costellata di soprusi.

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Aziende in prima linea contro la violenza sulle donne (di Maria Cristina Origlia, Il Sole 24 Ore, 14 marzo 2019)

By news

I dati resi pubblici nei giorni scorsi di un sondaggio mondiale condotto da Doxa, in collaborazione con WIN, «evidenziano livelli allarmanti di molestie sessuali e violenze subite, seppure con grandi differenze tra i vari Paesi. Ma il fil rouge è uno solo: ovunque le vittime più bersagliate sono le giovani donne» ha commentato Vilma Scarpino, amministratore delegato di Doxa e presidente di WIN. Un altro recente sondaggio, commissionato dalla Fondazione Vodafone alla società di ricerche di mercato Opinium, per valutare l’impatto della violenza domestica e degli abusi sulla vita lavorativa e sulla carriera delle persone, racconta una realtà costellata di soprusi. 

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Lavoro femminile. Ripartire dal welfare (di Palma Costi, Corriere di Bologna, 06 marzo 2019)

By Welfare aziendale e conciliazione

Non è solo una questione di welfare. L’indagine dell’Ispettorato interregionale del lavoro di Friuli, Emilia Romagna, Veneto e Marche che richiama l’attenzione sull’aumento dell’uscita dal lavoro delle donne per occuparsi dei figli e di altri carichi ci pone davanti ad una situazione allarmante: 3.600 donne in Emilia Romagna nel 2016. Quasi impossibile pensare che nell’epoca della rivoluzione digitale, dell’internet delle cose, dei big data, siamo ancora alle prese con l’impossibilità di riconoscere il ruolo della donna come parte fondante della società lavorativa. Questa ricerca fa emergere in modo netto le conseguenze delle sfide globali, tra le altre, l’invecchiamento della popolazione e l’abbassamento del tasso di natalità.

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Banca ore, borse, più permessi. Il buon esempio delle tute blu (di Alessandra Testa, Corriere di Bologna, 10 marzo 2019)

By Welfare aziendale e conciliazione

Lo chiamano welfare aziendale ed è quell’insieme di buone prassi volte ad aumentare il benessere del lavoratore (e del suo nucleo familiare) attrverso piccoli grandi aggiustamenti inseriti nel contratto di secondo livello. Come dimostra l’integrativo siglato di recente in Ducati Motor, la negoziazione metalmeccanica da queste parti fa rima con eccellenza. Un mix di flessibilità e maggiorazioni economiche che migliorano la vita. A Bologna  eprovincia la lista delle aziende virtuose, intendendo per virtù l’esistenza di relazioni col sindacato improntate sulla condivisione degli obiettivi, si fa anno dopo anno più lunga. 

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GettyWell: la piattaforma di welfare aziendale dedicata esclusivamente ai servizi per la famiglia (di Valentino Santoni,Secondo Welfare, 22 febbraio 2019)

By Welfare aziendale e conciliazione

Secondo diverse ricerche gli interventi di welfare aziendale che riguardano il sostegno e la cura della famiglia sono ancora marginali nelle scelte dei lavoratori ma le richieste di questo genere di servizi sono in aumento. A evidenziarlo è stato ad sempio il Centro Studi di Confindustria in un recente studio, ma anche dall’Osservatorio di Cisl sulla contrattazione di secondo livello. 

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Le lavoratrici più istruite pagate meno (Corriere di Bologna, 06 marzo 2019)

By Occupazione femminile e condizioni di lavoro

In Emilia-Romagna le donne sono oltre 2,290 milioni, il 51,4% del totrale: il 12,5% ha cittadinanza straniera. Il tasso di occupazione femminile è pari al 61,8%, contro quello italiano al 49,5. Sono attivate oltre 85.000 imprese femminili, il 21,1% del totale di quelle regionali. Sono questi i dati delle situazione delle donne inregione, presentati dall’assessore alle Pari Opportunità Emma Petitti in occasione del lancio di “Donne e lavoro” organizzato con il Coordinamento donne Acli di Rimini. 

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Diversità e inclusione sono «asset» fondamentali in azienda (di Gianni Rusconi, Il Sole 24 Ore, 18 febbraio 2019)

By Diversity Management

Come si governa nella più assoluta pax interna e sindacale un’organizzazione letteralmente esplosa negli ultimi anni, con organici raddoppiati dal La consapevolezza della primaria importanza di diversità e inclusione sta crescendo in modo evidente nei luoghi di lavoro. L’assunto arriva da una recente ricerca condotta su scala internazionale da Lenovo (Cina, Stati Uniti, Regno Unito, Germania e Brasile i Paesi coinvolti) secondo cui la tecnologia rappresenta oggi un fattore positivo nella diffusione e comprensione di queste tematiche, considerate dalla maggioranza del campione intervistato come un’opportunità per costruire una comunità (dentro e fuori l’organizzazione) e non più un risultato da ottenere.

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In Ima l’arbitro super partes azzera i conflitti e pesa i ruoli (di Ilaria Vesentini, Il Sole 24 Ore, 17 ottobre 2018)

By Gestione e valorizzazione della risorsa femminile in azienda

Come si governa nella più assoluta pax interna  e sindacale un’organizzazione letteralmente espolosa negli ultimi anni, con organi raddoppiati dal 2012 e oltre 6mila dipendenti sparsi in ogni angolo del pianeta, tra 45 stabilimenti produttivi e un’ottantina di filiali e agenzie commerciali in altrettanti Paesi? La ricetta del gruppo bolognese Ima, leader mondiale nelle macchine per packaging, ha ingredienti apparentemente comuni alle grandi multinazionali al top per reputazione, sostenibilità e Csr (Corporate social responsability) ma un risultato fuori dall’ordinario: azzeramento dei conflitti e una cultura di gentilezza e disponibilità, dagli operai alla famiglia azionista Vacchi, diventata un “marchio di fabbrica” del gruppo al pari del logo con il quadrato rosso spezzato. Non certo a discapito del business, che continua a crescere a doppia cifra anno su anno: la previsione per il 2018 è superare i 1.600 milioni di euro di fatturato (l’85% è export), più del doppio rispetto ai 761 milioni archiviati nel 2013, appena cinque anni prima.

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