La Dote per le imprese della Città Metropolitana rappresenta un’ innovazione importante rispetto alle precedenti programmazioni. è una dotazione di risorse e di servizi che ha l’obiettivo di sostenere le imprese che operano sul territorio nel processo di inserimento e/o mantenimento lavorativo delle persone con disabilità così come definite dall’art. 1 della Legge 68/99.
L’Istituto regionale per la programmazione economica della Toscana (IRPET) nell’ambito del proprio programma istituzionale, ha presentato il terzo rapporto sulla condizione economica e lavorativa delle donne, su incarico del Settore “Tutela dei consumatori e degli utenti, politiche di genere, politiche regionali sull’omofobia, imprenditoria femminile” della Direzione Generale Presidenza della Giunta Regionale.
Il Comune di Milano ripropone a Milano e nell’hinterland per il 25 marzo 2015 la 2° Giornata del Lavoro Agile, già effettuata nel 2014 nell’ambito del progetto del nuovo Piano Territoriale degli Orari.
Il lavoro agile non richiede una postazione fissa in ufficio; consente di svolgere i propri compiti ovunque, da casa, dal bar, dal parco, dalla palestra o da una postazione in co-working. È una modalità che soddisfa chi lavora e rende le imprese più competitive.
L’articolo illustra le pratiche aziendali per conciliare vita e lavoro realizzate dal Gruppo Hera, colosso delle multiutility del Centro Italia, con più di ottomila dipendenti, di cui, quasi un quarto, donne. Si spazia da asili nido, congedi parentali fino a politiche del “buon rientro”.
Sempre più bambini crescono oggi con i nonni che rivestono un ruolo importante nel prendersi cura dei nipoti soprattutto in Paesi, come l’Italia, dove i servizi pubblici per l’infanzia sono insufficienti, e in futuro potrebbero persino diminuire, o diventare più cari, a seguito dei tagli nella spesa pubblica. L’articolo in oggetto approfondisce il ruolo dei nonni come supporto alla vita familiare.
Il governo sta dando forte valore al decreto legislativo contenente disposizioni in materia di conciliazione tra tempi di vita e tempi di lavoro approvato a fine febbraio. Da prime analisi è possibile iniziare a ragionare su quali sono gli aspetti positivi e quali invece quelli che non convincono.
Il recente rapporto Istat dipinge una situazione ancora critica per quanto riguarda l’occupazione femminile in relazione alla maternità. Poco più della metà delle mamme italiane lavora. Le altre non lo facevano già prima della gravidanza, oppure hanno perso o dovuto lasciare il lavoro dopo la nascita del figlio. Il problema riguarda le donne nel nostro Paese, ancora di più se con bassa istruzione, residenti al Sud e di origine straniera. Quali soluzioni nascono nei territori? Quali soluzioni possono emergere dalle esperienze “sul campo”?
Per le aziende situate in tutto il territorio nazionale che hanno assunto disabili nell’ambito delle convenzioni di cui all’art. 11 della L. 68/99, sono previsti contributi a valere sul Fondo Nazionale Disabili 2014.
In occasione dell’8 marzo AlmaLaurea ha tracciato un identikit delle performance formative e professionali delle donne laureate.
Sono state presentate mercoledì 4 marzo le misure a favore dell’imprenditoria femminile e della conciliazione dei tempi di vita e di lavoro dalla Consigliera Giovanna Martelli e gli Assessori regionali allo Sviluppo Economico e Attività Produttive, Guido Fabiani, e al Lavoro, Lucia Valente